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Portabagagli.

Prestatore d'opera che, all'interno degli aeroporti e delle stazioni ferroviarie o marittime, svolge il servizio di trasporto del bagaglio dei viaggiatori. Il termine è usato con significato più ristretto e specifico rispetto al più generico facchino (V.). L'attività dei p. è regolata dal D.P.R. 18-4-1994, n. 342, che disciplina anche l'attività degli addetti alle operazioni di facchinaggio in genere. Nei porti e nelle stazioni più importanti i p. si sono organizzati in società cooperative, indicate nei porti con il nome di carovane. ║ Qualsiasi dispositivo impiegato, soprattutto nei mezzi di locomozione, al fine di sostenere in modo stabile e sicuro i bagagli. Presenta conformazione diversa in base alle differenti condizioni d'impiego: nelle vetture ferroviarie è costituito generalmente da una rete in metallo o in fibre tessili (a volte rivestita), collocata nella parte superiore dello scompartimento, sopra i sedili; può anche consistere di una lamiera metallica o di plastica, oppure di un pannello di legno. Simile al precedente è il p. delle autovetture per il trasporto collettivo e pubblico (autobus, pullman, ecc.), mentre differente è il p. delle autovetture, nelle quali è anche detto portapacchi, che si presenta come un piano ricavato con tubolari metallici (per lo più in lega leggera), fissato sul tetto della vettura per mezzo di elementi che consentono di montarlo e smontarlo facilmente. Nelle biciclette, motocicli e simili, il p. è costituito da una piccola struttura in metallo che viene fissata al telaio allo scopo di assicurarvi pacchi, borse, piccole valigie. ║ Sinonimo di bagagliaio. ║ Carro p.: nelle stazioni ferroviarie, carrello a funzionamento elettrico, per mezzo del quale vengono trasportati, all'interno della stazione, bagagli e altri oggetti.