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Poltrona.

Seggiola ampia e comoda, a un solo posto, spesso imbottita e provvista di schienale e braccioli. Ricoperta di materiali vari, viene in genere collocata in salotti, ambienti di soggiorno, sale d'attesa, ecc. ║ Fig. - Incarico di prestigio, che conferisce potere. • Arred. - Al mobilio medioevale appartengono i più antichi esempi di p. (cui era attribuito il nome di scranna): realizzata in legno, aveva forme rigide e in alcuni casi era impreziosita da sculture ed era rivestita in cuoio o in stoffa. Le p. rinascimentali mantennero analoghe caratteristiche, pur evolvendosi stilisticamente le decorazioni. Al XVII sec. risale l'uso di imbottire il sedile e lo schienale, mentre la ricerca di una maggiore comodità portò nel corso del XVIII sec. all'adozione di linee arrotondate dello schienale e dei braccioli (specie nel tipo bergère). In età neoclassica la p. tornò ad assumere forme più austere, per imitare poi, nel XIX sec., come gli altri mobili dello stesso tempo, lo stile rococò. Nell'arredamento moderno, la p. si pone come elemento indispensabile e viene proposta in differenti tipologie: si ha così la p. da riposo, bassa e larga, provvista di imbottitura a molle; la p. da studio, con proporzioni calcolate al fine di ottimizzare la resa del lavoro a tavolino; la p. a sdraio, dotata di schienale a inclinazione regolabile e poggiapiedi ripiegabile; infine, la p. letto, dalla struttura pieghevole. • Teat. - Posto nelle prime file della platea, indicato anche con il superlativo poltronissima.