(dall'inglese
polo, der. del tibetano
pulu: palla). Sport - Gioco
che si svolge fra due squadre di quattro cavalieri ciascuna, i quali, per mezzo
di un'apposita mazza di legno a forma di T, della lunghezza di circa 1,30 m,
sospingono una palla di legno o di caucciù, con lo scopo di farla entrare
nella porta avversaria (detta
meta). Il campo di gioco è
costituito da un terreno erboso e pianeggiante, la cui lunghezza può
variare da 230 a 275 m, mentre la larghezza è compresa fra 160 e 180 m.
Esso è inoltre dotato di una recinzione che impedisca un'eventuale
fuoriuscita della palla; nel caso ne sia sprovvisto, la sua larghezza deve
raggiungere i 183 m. Parallelamente ai lati più corti del campo, al
centro e a qualche metro dalla linea di fondo, sono collocate le porte,
delimitate da due pali dell'altezza di 3 m ciascuno, distanti l'uno dall'altro
7,50 m. Le partite sono suddivise in quattro, sei o otto tempi di sette minuti
ciascuno, con intervalli di tre minuti per consentire il cambio dei cavalli. Gli
incontri sono diretti da due arbitri a cavallo in campo, un arbitro fuori campo
e un segnapunti. La regola principale del gioco è quella della
precedenza, che deve essere data al giocatore che segue la palla in linea retta
o con l'angolazione minore, e che colpisce la palla da destra. I giocatori, in
base alla loro abilità, ricevono dalle federazioni nazionali un punteggio
variabile da -2 a 10, detto
handicap. Quando due squadre si incontrano,
gli
handicap dei giocatori di ciascuna squadra vengono sommati e formano
in tal modo l'
handicap di squadra; quando le somme sono diverse, la
squadra con l'
handicap più basso ottiene un vantaggio iniziale,
espresso in goal. • St. - Le origini del
p. sono molto antiche:
noto probabilmente ai Persiani, questo sport fu praticato nell'antica Cina, nel
Tibet e in India, da dove nella seconda metà del XIX sec. venne importato
in Gran Bretagna; da qui si diffuse soprattutto nei Paesi anglosassoni e
successivamente in Argentina. Nel 1983 venne fondata la Federazione
Internazionale Polo, con sede a Buenos Aires, e dal 1987 si disputano ogni due
anni i Campionati mondiali. In Italia, dove il
p. fece la sua comparsa
all'inizio del Novecento senza però raggiungere una grande diffusione, il
gioco è regolamentato dal GIP (Gruppo Italiano Polo) che opera sotto
l'egida della Federazione Italiana Sport Equestri.