Patol. - Infiammazione del parenchima polmonare, di natura batterica. Nella
manifestazione più comune (
p. lobare), la
p. ha carattere
acuto e ha un'eziologia pneumococcica. Malattia frequente soprattutto in
passato, prima dell'introduzione dei sulfamidici, colpisce in particolare gli
individui giovani di sesso maschile, manifestandosi spesso in primavera o in
autunno avanzato in seguito a raffreddamenti o traumi, oppure in caso di
debilitazione organica. La sintomatologia consiste in brividi violenti, brusco e
notevole rialzo termico (fino a 40 °C), dolore al torace, tosse, dispnea,
emissione di espettorato. Al settimo o ottavo giorno (quinto o sesto nei
bambini) si ha generalmente la brusca sparizione della febbre, accompagnata
dall'abbondante emissione di urine ricche di cloruri. Segue il periodo della
convalescenza. In caso di complicazioni, dovute alla particolare virulenza di un
germe o alla scarsa resistenza dell'individuo colpito, la
p. può
evolvere verso la suppurazione del focolaio infiammatorio, verso la pleurite
purulenta, la pericardite, la meningite, la peritonite. Per quanto riguarda la
terapia, un tempo basata sul riposo assoluto e sulla somministrazione di
sostanze toniche e di calmanti della tosse, vengono attualmente adottati farmaci
antibiotici, che consentono in molti casi di ridurre notevolmente il decorso
della malattia. ║ Il termine
p. indica in realtà un vasto
gruppo di malattie infiammatorie a carico dei polmoni, classificabili secondo
diversi criteri. Quello più comune, utile soprattutto dal punto di vista
pratico, è fondato sulla natura degli agenti causali che producono la
malattia. Secondo tale criterio le
p. vanno distinte in infettive e non
infettive. Nelle
p. infettive l'infezione può prodursi attraverso
diverse vie: inalazione di germi patogeni presenti nell'aria, aspirazione di
microbi presenti nel naso o nelle prime vie aeree, traumi attraverso i quali
possono introdursi microrganismi dell'ambiente esterno, diffusione di
microrganismi già presenti in altri focolai di infezione. In genere le
p. colpiscono individui il cui organismo risulti già indebolito e
si associano quindi spesso a fattori predisponenti come deformità del
torace, malattie neuromuscolari, alterazioni della coscienza (traumi cranici,
alcolismo, ecc.). Il gruppo delle
p. non infettive comprende le
p.
da ipersensibilità (alveoliti allergiche estrinseche) e le
p.
causate dall'assunzione di farmaci che provocano reazioni di
ipersensibilità.