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Polmone.

Organo della respirazione, contenuto nella cavità toracica. È presente in alcuni pesci, negli anfibi adulti, negli amnioti. ║ Per estens. - Il fiato, soprattutto se in quantità notevole: avere buoni p. ║ Fig. - Riserva d'aria pura: i parchi sono i p. verdi delle città. ║ Per estens. - Strumento che consente l'espansione di un organismo. ║ P. d'acciaio: respiratore artificiale (V. RESPIRATORE). ║ Fig. - A pieni p.: con grande intensità, con forza. ║ Fig. - Sentirsi allargare i p.: respirare liberamente in aria pura; sentirsi liberato da un peso. • Anat. - I p. dell'uomo sono organi simmetrici, avvolti ciascuno da un involucro sieroso (pleura) e posti nelle parti più laterali del torace; sono separati fra loro dallo spazio mediastinico, nel quale trovano posto il cuore e il pericardio, e inferiormente sono divisi dai visceri addominali per mezzo del diaframma. Hanno forma conica, con un apice arrotondato nella parte superiore e una base in quella inferiore, detta faccia diaframmatica, alla quale si aggiungono la faccia mediastinica (rivolta cioè verso il mediastino e comprendente l'ilo polmonare, i nervi e i vasi sanguigni) e una faccia anteriore (o costale). Mentre il p. di sinistra è diviso in due lobi (lobo superiore e inferiore) dalla presenza nella parete toracica di una profonda scissura, quello di destra è diviso in tre lobi (lobo superiore, medio e inferiore) a causa della biforcazione di tale scissura. I p. presentano colore grigio-roseo, pesano dai 550 ai 680 g l'uno e hanno consistenza molle, caratteristica che ne permette una facile compressione e deformabilità. La capacità massima dei p., considerandoli nel loro insieme, non supera i 3.500-4.000 cm3. I p. sono caratterizzati dalla presenza degli alveoli (cavità alveolari), che formano la parte finale dei bronchi interpolmonari, costituendo una fitta trama di reticolazioni sempre più sottili. Le parti terminali dei bronchi, a loro volta, si ramificano ulteriormente dando origine ai bronchioli respiratori (o alveolari), ai lobuli e ai condottini alveolari, i quali terminano in una cavità di ridotte dimensioni, detta sacculo alveolare. I vasi sanguigni presenti nei p. svolgono la funzione di nutrire il viscere e comprendono le arterie bronchiali e le loro successive ramificazioni. Altri vasi, tra cui le due arterie polmonari e le loro ulteriori ramificazioni, provvedono invece all'ossigenazione venosa. I vasi linfatici danno luogo a una fitta rete ramificata, che in prossimità dell'ilo si riunisce in tre-cinque tronchi. L'innervazione dei p. è assicurata dal nervo vago e dal sistema simpatico, mentre i movimenti muscolari che consentono la ventilazione (inspirazione ed espirazione) dipendono da centri nervosi vegetativi, stimolati dalla presenza di anidride carbonica presente nel sangue. • Patol. - Le patologie che colpiscono i p. possono essere di natura traumatica e causare emorragie più o meno violente; queste possono manifestarsi all'esterno (emottisi) oppure raccogliersi nella cavità pleurica (emotorace). Nel caso di malattie polmonari è opportuno distinguere le patologie acute (polmonite, broncopolmonite, ascessi polmonari, gangrena, ecc.) dalle patologie croniche non tubercolari (dovute a iperemia polmonare, affezioni parassitarie, malformazioni congenite, ecc.). Altre patologie sono costituite dalle neoplasie e dalle affezioni di natura tubercolare.
Circolazione sanguigna polmonare