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Pollicoltura.

Allevamento del pollame effettuato allo scopo di ricavare uova e carne, oltre a individui riproduttori. • Encicl. - Sviluppatasi sia in Italia sia negli altri Paesi negli ultimi decenni, la p. rappresenta oggi un'attività zootecnica di fondamentale importanza, di carattere industriale. Sussistono tuttavia ancora numerosi esempi, almeno in Italia, di p. rurale o familiare, di importanza economica molto relativa; si tratta di allevamenti di piccole dimensioni, per il consumo familiare, realizzati secondo norme tradizionali. Il primo elemento necessario per la creazione di un allevamento moderno e produttivo è il ricovero degli animali, che deve garantire le misure igieniche e profilattiche essenziali per assicurare una crescita normale degli animali e impedire l'insorgere di malattie e infezioni. A tale scopo i ricoveri devono essere dotati di una buona ubicazione, di un opportuno spazio, di temperatura e illuminazione adeguate, oltre che di tutte le indispensabili attrezzature (nidi, abbeveratoi, mangiatoie, ecc.). I ricoveri, che in genere sono costruiti su terreni permeabili orientati a Est o a Sud, possono essere di due tipi: mobili e montati su scivoli o ruote, adatti a un'avicoltura specializzata; fissi, preferibili per animali di taglia piccola o media. Per quanto riguarda la tecnica dell'allevamento, è necessario rispettare alcune regole per l'incubazione, l'allevamento del pulcino, l'allevamento delle ovaiole e del pollo da carne, la loro alimentazione. In genere il pollo da carne (che a seconda dell'età e del peso è distinto in broiler, pollastrino da fritto, pollastrino da arrosto, pollo adulto, cappone) viene allevato a terra, cioè in completa libertà, oppure in batteria, cioè in gabbie di metallo o materiale plastico che ne contengono quattro-cinque (in genere galline per la produzione delle uova da consumo). Quest'ultimo metodo presenta il vantaggio di utilizzare uno spazio minore e di consentire una maggiore possibilità di controllo degli animali; tuttavia esso richiede un più attento rispetto delle norme igienico-sanitarie. Inoltre gli animali allevati in batteria hanno una carne di qualità inferiore rispetto a quella degli animali allevati a terra. L'alimentazione del pollame richiede la somministrazione di razioni che contengano un equilibrato complesso di proteine, idrati di carbonio, minerali, grassi e che soddisfino le esigenze nutritive garantendo la produttività degli animali; per questo è opportuno considerare, oltre alla composizione chimica e al valore nutritivo delle miscele somministrate, anche le caratteristiche degli animali allevati (età, razza, peso, ecc.). Il ciclo di allevamento può avere una durata variabile dalle 8 alle 12 settimane, dopo le quali gli animali raggiungono un peso che varia da un minimo di 2,2 kg a un massimo di 2,6 kg.