Mit. - Personaggio della mitologia greca. Figlia minore del re di Troia Priamo e
di Ecuba, non viene menzionata direttamente nei poemi omerici, ma in altri
racconti sulla caduta di Troia (per esempio, nelle tragedie
Ecuba e
Le
Troiane di Euripide; più recentemente, è la protagonista
dell'omonimo dramma di G.B. Niccolini). Le sue vicende sono legate a quelle
dell'eroe greco Achille, al quale si sarebbe offerta in cambio delle spoglie
mortali di Ettore. Secondo il mito, durante un'uscita delle donne troiane dalla
città per attingere acqua presso il santuario di Apollo, accompagnate dal
giovane Troilo, fratello di
P., Achille, approfittando dell'occasione,
dopo essersi appostato dietro il pozzo, si scagliò contro il ragazzo,
sacro ad Apollo (si dice che Ecuba lo avesse avuto dal dio), e lo uccise,
compiendo così il sacrificio umano necessario per conquistare Troia.
Lasciò quindi andar via le donne e le fanciulle, tra cui la stessa
P. Secondo un'altra versione del mito,
P. si sarebbe
successivamente recata con il padre a chiedere la restituzione del corpo del
fratello Ettore ad Achille, riuscendo a piegare l'eroe greco offrendosi di
restare con lui come schiava. Avrebbe poi avuto parte nell'imboscata tesa da
Paride ad Achille. Dopo la conquista di Troia, Achille sarebbe apparso sulla
propria tomba, eretta sul capo Sigeo, chiedendo, come sua parte di bottino di
guerra, il sacrificio della giovane
P. Il suo desiderio venne esaudito e
il rito sacrificale sulla tomba di Achille fu compiuto da Neottolemo. Secondo
fonti ulteriori la morte di
P. fu invece dovuta alle ferite inflittele da
Diomede e Ulisse durante la caduta di Troia.