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Polinesiano.

Della Polinesia; abitante della Polinesia. • Antropol. - I P. sono generalmente dotati di corporatura robusta ed elegante, caratterizzati da notevole polimorfismo, con pelle tendente al bruno, chiome nere e lisce, volto ovale con zigomi molto pronunciati e statura mediamente elevata. Presentano occhi in genere scuri e una scarsa pelosità corporea. • Etn. - L'origine dei P. è ancora oggi materia di discussione, con opinioni contrastanti che tendono a collegarli al ceppo ario oppure a quello malese (razza maleopolinesiana). Giunti con molta probabilità da Occidente prima dell'avvento dell'era cristiana (i primi reperti risalgono al II millennio a.C.), dovettero essere fin dalle origini esperti navigatori e anche abili costruttori di imbarcazioni. Data la non facile situazione ambientale (isolamento, clima non sempre favorevole, ecc.) le popolazioni p. hanno dimostrato un tasso di adattabilità molto elevato. All'interno delle culture p., estremamente attaccate ai valori della tradizione, convivono una valorizzazione assoluta dell'elemento naturale e un profondo interesse per il soprannaturale, considerato come parte integrante della realtà. La soddisfazione sensoriale e l'appagamento sessuale, non elaborati o repressi grazie al forte isolamento ambientale, costituiscono un'altra delle caratteristiche tipiche. L'economia, basata sull'agricoltura e - nelle isole minori - soprattutto sulla pesca, era di tipo alquanto primitivo, mentre un notevole sviluppo avevano raggiunto le istituzioni sociali e religiose e la produzione artistica. I villaggi, composti di ampie capanne rettangolari con tetto a due spioventi, erano costruiti preferibilmente vicino al mare, spesso su basamenti di pietre, e cinti di fortificazioni. La società era fondata su basi aristocratiche con una divisione in classi, mentre l'istituto familiare garantiva una notevole libertà alla donna e grande considerazione per i bambini, conservando ancora oggi evidenti tracce delle antiche usanze matrilineari. La religione era di tipo politeistico, con diffusione del culto degli avi. Nel settore dell'arte meritano menzione i monumenti megalitici derivati, con ogni probabilità, dalla vicina cultura indonesiana: marae e ahu. • Ling. - Lingue p.: gruppo di lingue appartenente alla famiglia maleopolinesiana, suddiviso in due sottogruppi, occidentale e orientale. Il sottogruppo occidentale è il meno esteso, e comprende il samoano, parlato nelle Isole Samoa, il fakaofo, il futuna e l'uvea, parlati nelle isole omonime a Sud delle Samoa. Il sottogruppo orientale ha un'estensione geografica molto maggiore, e comprende tutte le lingue parlate tra la Nuova Zelanda e le Isole Hawaii. Alcuni idiomi, quali il moriori parlato nelle Isole Chatam, risultano ormai scomparsi.