(voce olandese). Termine usato nei Paesi Bassi per indicare una zona di terra,
in particolare una fascia costiera pianeggiante posta a un livello inferiore a
quello dell'alta marea, bonificata dalle acque marine o lacustri. Anticamente
soggetti ad inondazioni, questi territori sono oggi protetti da dighe, argini,
chiuse, canali, che ne consentono il prosciugamento, trasformandoli in aree
particolarmente fertili, per l'abbondante presenza di
humus. ║
Encicl. - Il prosciugamento dei primi
p. avvenne nel XIII sec., e
proseguì con l'introduzione dei mulini a vento, impiegati dapprima nella
bonifica del Lago di Beemster (1612), e successivamente con l'impiego del motore
a vapore, utilizzato per la prima volta nel 1787. L'anno 1852 vide il
prosciugamento del Lago Haarlemmermeer, riserva d'acqua di ben 19.000 ha. Il
procedere e l'affinarsi delle tecnologia, con l'utilizzazione dei motori
elettrici e Diesel, permise il recupero di moltissime terre sommerse. Nel 1920
venne iniziato lo sbarramento dello Zuider Zee, che fu concluso nel 1935, quando
il colmamento dell'ultima breccia provocò la nascita del bacino chiuso
Ijssel Meer.