Termine scientifico con il quale si indicano fenomeni suscettibili di
determinare, in un ente fisico, una polarità, ossia una proprietà
che individua una orientazione privilegiata. Il termine assume, in relazione al
tipo di polarità di cui si tratta, significati specifici nelle varie
scienze. • Biol. -
P. dinamica: processo che determina
l'instaurarsi di una polarità fisiologica in una cellula, anche se non
accompagnata da differenze morfologiche fra i due poli. • Fis. -
P.
delle onde: fenomeno tipico delle onde trasversali, che provoca una
asimmetria, rispetto alla direzione di propagazione, del comportamento dell'onda
stessa. Come è noto, le onde (elastiche o elettromagnetiche) si dividono
in longitudinali e trasversali, a seconda che il vettore caratteristico (lo
spostamento delle particelle nel mezzo, oppure l'intensità di campo
elettrico o magnetico) vibri in direzione parallela o perpendicolare alla
direzione di propagazione. Mentre nel caso delle onde longitudinali la direzione
di propagazione coincide con quella di vibrazione e le onde restano pertanto
completamente determinate, nel caso delle onde trasversali occorre conoscere
anche la direzione di vibrazione del vettore caratteristico, giacente nel piano
ortogonale alla direzione di propagazione. Il caso più semplice è
quello in cui il vettore caratteristico vibri costantemente secondo la medesima
direzione: si dice allora che l'onda è dotata di
p. lineare o
rettilinea. Pertanto, per determinare completamente l'onda è
sufficiente conoscere il
piano di p., ovvero il piano ortogonale alla
direzione di vibrazione e contenente la direzione di propagazione. Può
accadere, in mezzi non omogenei oppure dotati di potere rotatorio, che il piano
di
p. vari lungo la direzione di propagazione; tuttavia, a prescindere da
questi casi particolari, un'onda trasversale semplice (cioè determinata
da un unico modo di vibrazione) è polarizzata linearmente. Gli stati di
p. non rettilinea sono tipici delle radiazioni elettromagnetiche e si
osservano in propagazioni ondose costituite da più onde elementari. Per
semplicità, si consideri un'onda derivante dalla sovrapposizione di due
onde armoniche della stessa pulsazione ω, procedenti lungo la stessa
direzione e polarizzate in piani ortogonali tra loro; si assuma poi un
riferimento cartesiano ortogonale con origine nel generico punto di
propagazione, avente l'asse
z coincidente con la direzione di
propagazione e gli assi
x, y coincidenti con le rispettive direzioni di
vibrazione delle due armoniche componenti; il vettore caratteristico descrive
allora un'ellisse nel piano
x y e l'onda risultante si dice
polarizzata ellitticamente. Il piano di vibrazione e quello di
p.
ruotano intorno alla direzione di propagazione dell'onda stessa e l'
ellisse
di p., che determina completamente lo stato di
p. dell'onda, è
a sua volta determinata dalla differenza di fase iniziale, ΔΦ delle
due armoniche componenti. Se ΔΦ
= 0 o è un multiplo
intero di
π, l'ellisse degenera in un segmento e la
p.
è lineare; se ΔΦ
è un multiplo dispari di
π/2, le ampiezze delle due componenti sono uguali e la
p. si
dice
circolare. Il verso di rotazione del vettore caratteristico dipende
dal segno della quantità
senΔΦ a seconda che sia esso
positivo o negativo, il vettore, se osservato in direzione opposta a quella di
propagazione, ruota in senso orario oppure antiorario, e si parla di
p.
destra o sinistra. Quanto detto può essere ripetuto nel caso di
sovrapposizione di più onde trasversali semplici. ║
P.
magnetica: locuzione equivalente a magnetizzazione. La
p. magnetica
può presentarsi, a seconda della natura del corpo, come un fatto
temporaneo, che cessa cioè al cessare del campo magnetizzante (per
esempio, nel ferro dolce), o come fenomeno permanente (acciaio), per il
persistere di una magnetizzazione indotta residua: in corrispondenza si hanno
magneti temporanei e permanenti. ║
P. di particelle: fenomeno che
provoca una particolare condizione di ordine nella propagazione di un fascio di
particelle. Un fascio di particelle si dice
parzialmente o totalmente
polarizzato se vi è una direzione lungo la quale risultano allineati,
parzialmente o totalmente, i momenti di moto intrinseco, o spin, delle
particelle. L'assenza di
p. corrisponde, quindi, al fatto che tutti gli
stati di spin sono ugualmente probabili, mentre la presenza di
p.
corrisponde all'esistenza di stati di spin più probabili di altri; i
fenomeni di
p. si accompagnano solitamente a fenomeni di interazione tra
particelle o tra particelle e materia. • Ott. -
P. della luce o
p. ottica: processo in seguito al quale la luce perde, in particolari
circostanze, quella simmetria di comportamento attorno alla direzione di
propagazione che altrimenti le è propria. Come è noto, la luce
è una radiazione elettromagnetica, il cui vettore caratteristico è
costituito dall'intensità del componente elettrico del campo
elettromagnetico; in generale, tale radiazione è descrivibile come una
moltitudine di onde polarizzate linearmente, aventi la stessa direzione di
propagazione ma non lo stesso piano di
p. Nel generico punto di
propagazione non c'è una direzione privilegiata, poiché tutte le
direzioni di vibrazione hanno uguale probabilità statistica; in tal caso,
la radiazione luminosa viene detta
non polarizzata o
naturale. In
seguito a fenomeni di rifrazione, riflessione o diffusione essa perde
generalmente, in misura totale o parziale, questa caratteristica: il
riconoscimento dello stato di
p. di una radiazione luminosa e, più
in generale, di una radiazione elettromagnetica, avviene mediante
analizzatori di p., ovvero
polarizzatori di cui si sfrutta la
dipendenza della trasparenza o riflessività dalla
p. delle onde
incidenti. Si chiama, inoltre,
grado di p. di una radiazione parzialmente
polarizzata la quantità
P = Ip /I, dove
I
è l'intensità totale e
Ip l'intensità
della frazione polarizzata. ║
P. per riflessione e rifrazione: come
è noto, una radiazione elettromagnetica incidente sulla superficie di
separazione tra due mezzi diversi, 1 e 2, omogenei e isotropi, viene in parte
riflessa e in parte rifratta, secondo la legge
i = i' e
sen i/sen i''
= n12, dove
i, i', i'' sono, rispettivamente, gli angoli
di incidenza, di riflessione e di rifrazione, e
n12 è
l'indice di rifrazione del mezzo 2 rispetto al mezzo 1. Si consideri ora una
delle onde elementari, polarizzate linearmente, che costituiscono la radiazione
incidente, e si scompongano i vettori elettrici caratteristici delle tre onde
(incidente, riflessa, rifratta) lungo le direzioni parallela e ortogonale alla
superficie di incidenza. Imponendo le condizioni di continuità
dell'elettromagnetismo per il passaggio attraverso la superficie di separazione
tra due mezzi, si ricava che il rapporto tra le componenti normale e parallela
del vettore caratteristico varia nelle tre onde: la riflessione e la rifrazione
introducono quindi una certa
p. nell'onda. In particolare, la rifrazione
favorisce i componenti paralleli alla superficie di incidenza, mentre la
riflessione dà luogo a una
p. parziale ortogonale al piano di
incidenza. Inoltre, se è verificata la condizione di Brewster
i + i''
= π/2 (l'angolo di incidenza viene detto, in tal caso,
angolo di
incidenza brewsteriana), il raggio riflesso è totalmente polarizzato:
sotto queste condizioni una superficie di riflessione agisce come
polarizzatore per riflessione, trasformando una radiazione naturale
incidente in una riflessa totalmente polarizzata. Inoltre, il coefficiente di
riflessione risulta massimo quando il piano di
p. della radiazione
incidente è ortogonale alla superficie, nullo quando tale piano è
parallelo, secondo la
legge di Malus:
I = I' cos2
α, dove
I, I' sono, rispettivamente, l'intensità della
radiazione polarizzata incidente e di quella riflessa, e α
è
l'angolo formato dal piano di
p. incidente con il piano in cui la
radiazione polarizza. ║
P. per birifrangenza: fenomeni di
p.
che si verificano quando una radiazione elettromagnetica attraversa un mezzo
birifrangente. Un mezzo birifrangente è caratterizzato dal fatto che il
coefficiente di assorbimento e la velocità di propagazione delle
radiazioni elettromagnetiche che si propagano in esso dipendono dalla frequenza
delle onde, come nei mezzi ordinari, e anche dalla direzione di vibrazione del
vettore caratteristico; poiché ogni fascio non polarizzato può
essere pensato come costituito da due fasci polarizzati ortogonalmente,
diversamente rifratti dal mezzo, una radiazione elettromagnetica naturale
presenta una
p. parziale in seguito all'attraversamento di un mezzo
birifrangente. Inoltre, se è possibile raccogliere uno solo dei due
fasci, all'uscita dal mezzo si può ottenere, in particolari casi, un
fascio totalmente polarizzato; il mezzo può essere utilizzato, pertanto,
come un
polarizzatore a birifrangenza. ║
P. per diffusione:
come la riflessione e la rifrazione, anche la diffusione dà luogo a una
p. Precisamente, in caso di diffusione alla Rayleigh si trova che
l'ampiezza del componente ortogonale al piano di diffusione dell'onda diffusa
non dipende dall'angolo di diffusione, mentre l'ampiezza del componente
parallelo è proporzionale al coseno di tale angolo; quando questo si
annulla, si dovrebbe ottenere, teoricamente, una radiazione totalmente
polarizzata in un piano parallelo a quello di diffusione. Tuttavia, ciò
non accade quasi mai, a causa della presenza di diffusioni non alla Rayleigh.
Questo tipo di
p. è caratteristica della luce solare diffusa
dall'atmosfera terrestre. • Elettr. -
P. di griglia: applicazione
alla griglia controllo di un tubo termoelettronico di una differenza di
potenziale rispetto al catodo, convenientemente scelta in rapporto all'uso al
quale il tubo è adibito; talora la locuzione è usata per indicare
la differenza di potenziale, che invece, più propriamente, deve chiamarsi
tensione (o
potenziale) di
p. di griglia. ║
P.
elettrica o
dielettrica: fenomeno in virtù del quale un
dielettrico, sottoposto all'azione di un campo elettrico, viene ad acquistare un
momento elettrico parallelo al campo agente; il momento elettrico
P
dell'unità di volume del dielettrico polarizzato è chiamato
intensità di p. Se, in particolare, il campo agente e
l'intensità di
p. variano nel tempo, nel materiale si origina una
corrente di p., che coincide con quella parte della corrente di
spostamento dovuta alla presenza del dielettrico. • Chim. -
P.
elettrolitica: in elettrochimica, si definisce genericamente
p.
qualsiasi forza elettromotrice che si genera in una soluzione elettrolitica in
seguito al passaggio di corrente attraverso di essa e di segno tale da opporsi
al passaggio della corrente medesima; il termine si usa anche per indicare il
complesso di fenomeni che determinano la
p. stessa. Si considerino due
elettrodi immersi in un elettrolita opportuno contenuto in una cella e si
applichi ad essa una tensione continua: la prima conseguenza che si osserva
è la carica dei condensatori elementari a cui possono essere assimilate
le coppie anodo-elettrolita e catodo-elettrolita. La corrente impiegata per tale
carica viene detta
corrente non faradica e la modifica del potenziale di
un elettrodo che ne consegue è una forma di
p. La tensione
necessaria per determinare un passaggio di corrente permanente nella cella deve
pertanto superare la somma delle due forze controelettromotrici che si originano
al catodo e all'anodo, che tendono a crescere nel corso del fenomeno di
elettrolisi.