Voce inglese, der. del tedesco
Poch, nome di un gioco simile. Gioco di
carte nato in America e diffuso in varie parti del mondo, derivato da
El
primiero spagnolo. Il numero dei giocatori può oscillare tra tre e
cinque, anche se generalmente è di quattro. Si utilizza un mazzo di 52
carte, da cui vengono eliminati i due, i tre, ecc. in base alla regola secondo
cui la carta più bassa che deve restare nel mazzo è data dalla
differenza tra il numero fisso 11 e il numero dei giocatori. La carta più
alta è l'asso, cui seguono, in ordine decrescente, re, donna, ecc. Ogni
giocatore deve ricevere cinque carte, distribuite in senso antiorario. Le cinque
carte possono dar luogo alle seguenti combinazioni:
una coppia, due carte
di valore uguale;
due coppie, o
doppia coppia;
tris, tre
carte uguali;
scala o
sequenza, cinque carte in ordine di valore;
full, un tris e una coppia;
colore, cinque carte con lo stesso
seme;
poker, quattro carte dello stesso valore;
scala reale,
sequenza di carte dello stesso seme. Nel raffronto tra combinazioni uguali vince
quella di valore più elevato; quando il valore è uguale, si
considera il colore in base al seguente ordine decrescente: cuori, quadri,
fiori, picche. Chi fa il mazzo deve porre sul piatto il
cip, la puntata
minima, a cui può aggiungere o meno l'
invito, una quota libera che
tutti i giocatori sono tenuti a versare. A questo punto i giocatori guardano le
carte e, partendo da quello alla sinistra del mazziere, prendono la parola; chi
possiede almeno una coppia di fanti può aprire il gioco con una quota
libera, che non superi tuttavia la somma che già si trova sul piatto. Gli
altri, uno per volta, "vedono" o "rilanciano", alzando
liberamente la quota d'apertura. Quest'ultima, aumentata, diviene obbligatoria
anche per gli altri giocatori, a meno che essi non rinuncino a giocare la mano
in corso, perdendo così le quote versate. Chi resta in gara scarta un
certo numero di carte (da una a quattro), che il mazziere provvede a sostituire.
Successivamente chi ha aperto il gioco, oppure l'ultimo giocatore che ha
rilanciato, "passa parola" (
parole) oppure punta; gli altri
giocatori, a turno, passano, o vedono, o rilanciano. Tra quelli che vedono la
puntata, vince chi ha la combinazione maggiore; nel caso in cui nessuno veda,
vince chi ha fatto la puntata o il rilancio più alto. Il
bluff
è la mossa compiuta da chi punta quote alte per far credere agli altri
giocatori di avere una mano migliore di quella reale ed evitare che essi
"vedano". Chi adotta questa tattica riesce frequentemente ad
aggiudicarsi il piatto. L'
apertura al buio avviene quando, dopo l'invito
e prima di vedere le carte, il primo giocatore a sinistra del mazziere decide di
raddoppiare la puntata globale che si trova sul piatto; in questo caso il
giocatore seguente può raddoppiare ulteriormente (
controbuio). Gli
altri, per poter giocare, devono puntare una quota corrispondente a quella
più alta versata; chi ha aperto al buio può parlare per ultimo e
rilanciare dopo che tutti gli altri hanno "visto" il buio. ║ La
combinazione di quattro carte con lo stesso valore. ║ Varianti: il
p.
americano o
telesina, il
p. bugiardo, il
p.-dadi.