(dal greco
poíēsis: creazione). Filos. - Termine indicante
l'attività creativa dello spirito. Fu introdotto da Aristotele, che lo
impiegò per definire l'attività spirituale e morale, in
particolare l'opera dell'artista, contrapposta all'attività pratica
(
prassi). Per il pensiero greco, essa era, quindi, la forma più
alta di attività, quella che caratterizza le scienze teoretiche
(filosofia, fisica, matematica), e l'uomo teoretico, artefice di una vita
contemplativa, era considerato l'esemplare più alto del genere
umano.