(dal latino
poema: composizione poetica, poesia, der. del greco
poíēma: produzione, creazione). Componimento in versi di una
certa estensione, di carattere narrativo, didascalico, allegorico, ecc.
Generalmente diviso in canti o libri, metricamente è caratterizzato dalla
solennità del verso, l'esametro in latino, l'endecasillabo in italiano.
║
P. epico:
p. di argomento eroico, come l'
Iliade,
l'
Odissea o l'
Eneide. ║ Fig. -
Questo è un p.:
detto di un componimento che abbia un'estensione maggiore del normale. •
Mus. -
P. sinfonico: composizione per orchestra derivante dalla categoria
della musica a programma, avente il fine di evocare vicende drammatiche,
ambientazioni naturali, figure leggendarie, ecc. Testimoniata fin dal Medioevo e
per tutto il Rinascimento, la musica programmatica trovò la sua
più alta espressione nei classici: in L. van Beethoven (
Pastorale)
e in H. Berlioz (
Aroldo in Italia). Il termine fu tuttavia impiegato per
la prima volta da F. Liszt, che compose 14
p. sinfonici per sottolineare
una maggiore libertà e pluralità tematica. R. Strauss
interpretò il
p. sinfonico quale dramma musicale, mentre C.
Debussy scelse la forma del polittico, caratterizzato da distinti quadretti
musicali.