Città (341.464 ab.) della Bulgaria, capoluogo del distretto omonimo
(5.962 kmq; 709.861 ab); è situata sulle rive della Marizza. •
Econ. - Importante centro commerciale dei prodotti agricoli del territorio
circostante (cereali, frutta, tabacco); industrie metallurgiche,
chimico-farmaceutiche, elettromeccaniche, alimentari, cotonifici; manifattura
del tabacco. • St. - Fondata da Filippo II di Macedonia intorno al 341
a.C. con il nome di
Filippopoli, appartenne in seguito alla Tracia e
venne riconquistata da Filippo V nel 183 a.C. Fu, in epoca romana, capitale
della provincia di Tracia e, in epoca cristiana, sede vescovile. Devastata da
invasioni di Goti, Unni, Bulgari, Bizantini, Tedeschi, e rasa al suolo da
Federico Barbarossa (1189), venne ricostruita dai Bizantini che si avvicendarono
con i Bulgari nel possesso della città fino alla definitiva conquista da
parte dei Turchi (1390), la cui occupazione perdurò alcuni secoli. Dopo
un breve periodo di dominio russo (1878-85),
P. venne definitivamente
annessa alla Bulgaria con un colpo di Stato. • Arte - Le diverse
dominazioni che la città ha subito nei secoli sono testimoniate dai resti
archeologici ritrovati nei dintorni di
P. All'epoca tracica e macedone
(secc. IV-III a.C.) risalgono i resti delle mura poligonali che circondano le
tre colline dell'antica Filippopoli; la cinta muraria fatta costruire da Marco
Aurelio e i resti di un anfiteatro e di un teatro romano (secc. II-III)
attestano invece il periodo della dominazione romana; la moschea di Imaret (XV
sec.) risale alla conquista turca. Nel museo archeologico sono conservati i nove
vasi d'oro del tesoro di Panajurište.