Ultimo periodo del Neocene (Era terziaria o cenozoica), compreso tra 7 e 1,8
milioni di anni fa. Nell'area mediterranea, il ristabilimento delle condizioni
marine dopo la crisi di salinità del Messiniano (Miocene superiore)
coincide con il limite inferiore del
P. Il limite superiore, invece, si
trova a corrispondere con il tetto della zona cronologica Olduvai della scala
della polarità magnetica. Il
P. risulta suddiviso in
P.
inferiore (
Zancleano) e in
P. superiore (
Piacenziano);
i suoi depositi e le sue faune continentali sono riunite sotto il nome di
Villafranchiano medio. Nel corso del
P. ebbe luogo la prosecuzione
del
rifting mediterraneo, già iniziato nel Miocene superiore, fase
di apertura del bacino tirrenico verso oriente che provocò la formazione
di una serie di bacini di tipo semigraben, in prevalenze riempiti da sedimenti
clastici di età plio-pleistocenica. Tra l'Ungheria e l'Asia occidentale
si estesero aree lagunari, mentre nel continente americano emersero le aree
attualmente corrispondenti all'America centrale. Fauna e flora seguirono nel
P. un'evoluzione verso i tipi attuali: in particolare la fauna, che in
ambito marino registrò la comparsa nel Mediterraneo di "ospiti
freddi", quali
Arctica islandica,
Globigerina pachiderma e
Hyalinea baltica. La fauna continentale, pur mantenendo ancora mammiferi
arcaici, si arricchì di forme nuove, come elefanti e bovidi.
Scheletro di Anancus avernensis (Pliocene superiore)