Città (6.000 ab.) della Slovenia, nell'Istria occidentale, su una
piccola penisola affacciata sul Golfo di Trieste. Porto peschereccio, è
sede di industrie cantieristiche e alimentari. Turismo. • St. - Di origine
probabilmente greca e occupata in seguito dai Romani, P. viene menzionata per la
prima volta solo in un documento del VII sec. In età medioevale, divenuta
un ricco centro marittimo, fu contesa dai conti di Gorizia e dai patriarchi di
Aquileia fino alla sua volontaria sottomissione (1283) a Venezia, alla quale
rimase fino al 1797, quando il Trattato di Campoformio ne decretò il
passaggio all'Austria. Da allora seguì le vicende della regione
istriana. Nel corso dell'Ottocento fu un attivo centro di attività
filo-italiana contro il dominio austriaco. Passata all'Italia nel 1919, nel
1945 fu compresa nel territorio libero di Trieste e passò alla Iugoslavia
nel 1954. • Arte - La città mantiene tuttora inconfondibili
caratteristiche venete, soprattutto nell'architettura. Conserva le mura
quattrocentesche, merlate e con sette torri di difesa; il duomo di San Giorgio,
medioevale ma rifatto nel Seicento, il cui campanile ricorda quello veneziano di
San Marco; la chiesa di San Francesco, in stile gotico ma rimaneggiata nel
Cinquecento; l'oratorio di Santa Maria delle Nevi. Nella chiesa di San
Michele è conservata una tela attribuita al Tiepolo. Interessanti sono
anche le numerose case antiche e i palazzi che testimoniano la remota ricchezza
di
P.