(dal latino
pinna: penna). Zool. - Nome con cui si indica ciascuna delle
appendici del corpo dei pesci e dei pinnipedi. Le
p. hanno, per la loro
struttura, sia la funzione di dare stabilità alla posizione verticale
dell'animale quando è in acqua, sia quella di contribuire al movimento.
Nei pesci si distinguono, in generale,
p. impari (due o più
dorsali, una caudale e una o due anali) e
p. pari (due pettorali o
toraciche e due addominali o pelviche). La condizione della
p. impari
dorsale sembra risultare quella filogeneticamente più antica; essa si
presenta come formazione continua nell'anfiosso e nelle precoci forme larvali
dei pesci e, in seguito, si divide nelle tipiche
p. impari degli adulti.
Sia le
p. impari, sia quelle pari (o
ittiopterigi) sono sostenute
da uno scheletro, che è in parte profondo, in parte cutaneo; lo scheletro
profondo delle
p. impari è formato in genere (ad eccezione del
caso dei ciclostomi) dai
radiali o
radi, raggi endoscheletrici,
mentre lo scheletro cutaneo presenta assai più numerosi raggi cutanei
cornei (dermotrichi) oppure ossei (lepidotrichi), mossi dai muscoli specifici
delle
p. Analogamente, le
p. pari mostrano la distinzione in uno
scheletro cartilagineo o osseo profondo (ossa basali, ossa radiali) e in uno di
raggi dermali o cornei (cheratotrichi) o ossei (lepidotrichi). Lo scheletro,
appartenente alla
p. pari dei pesci, si completa e si articola
rispettivamente nella cintura toracica o pettorale e in quella addominale o
pelvica, comprese nella parete del corpo. Tra le
p. impari, la
p.
caudale, che si trova all'estremità posteriore della colonna
vertebrale, può assumere differenti aspetti: nel caso della cosiddetta
p. primitiva o
protocerca, propria delle larve dei pesci e degli
anfibi, ma anche dei ciclostomi, la
p. caudale è formata da due
lamine verticali (dorsale e ventrale), che circondano la colonna vertebrale.
Situazione simile a quella descritta si riscontra nei dipnoi e in alcuni
teleostei, in cui la
p. caudale è
dificerca, ossia
simmetrica in direzione verticale. Si indica come
p. caudale (o
coda)
omocerca quella dei teleostei, nei quali la lamina caudale
è simmetrica verticalmente, sebbene l'estremità della colonna
vertebrale appaia ancora piegata come nella
p. eterocerca, caratteristica
soprattutto dei pesci più antichi. È denominata
p. caudale
(o
coda)
gefirocerca quella che si incontra là dove la vera
p. caudale è atrofizzata e sostituita da una
p. secondaria,
formata dalle espansioni della
p. dorsale e anale. ║ Altri animali,
oltre ai Pesci, mostrano formazioni simili alle
p., ma diverse per
origine e per costituzione anatomica. Le
p. delle tartarughe marine, ad
esempio, sono in realtà veri e propri arti (
podia) di tetrapodi
che hanno assunto l'aspetto di
p. per il nuoto. Le
p. impari dei
cetacei e dei sireni sono, invece, pieghe cutanee prive di uno scheletro
proprio, piene di grasso e di connettivo fibroso. • Sport - Negli sport
acquatici, attrezzo di gomma sagomato nel modo opportuno, calzato dal nuotatore
per ottenere una maggiore mobilità nell'acqua. • Mar. - Nella
costruzione navale, elemento piano che sporge dalla carena e ha la funzione di
migliorare la stabilità dei natanti. • Aer. - Nome delle appendici
laterali dello scafo di alcuni idrovolanti; hanno il ruolo di aumentare la
stabilità laterale dello scafo e di concorrere al suo galleggiamento.
• Anat. - Termine con cui si indicano genericamente le ali o alette,
cioè le facce laterali del naso nella parte inferiore molle cartilaginea.
║ Nei mammiferi, la parte visibile dell'orecchio esterno, sostenuta da
cartilagine e in grado di essere mossa in varie direzioni da muscoli.