Chim. - Alcaloide e principio attivo delle foglie del
Pilocarpus
jaborandi e di altre varietà di questa rutacea. Si utilizza come
diaforetico in oculistica e dà ottimi risultati anche come riattivante
del bulbo capillifero. Prodotto mucoso, che viene facilmente assorbito dalle
mucose, e in special modo dalla congiuntiva, viene adoperato per instillazione
(in oculistica) o per iniezioni. Nel primo caso determina una contrazione della
pupilla, mentre la tensione endo-oculare diminuisce. Nel secondo caso determina
una vasodilatazione periferica, cui si accompagna una forte congestione del
viso, un aumento delle secrezioni in genere e della saliva in particolare. La
p. può produrre palpitazioni e aritmia; è controindicata
nei cardiopatici.