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Pietismo.

Movimento di riforma religiosa costituitosi nel XVII sec. e sviluppatosi nel XVIII nell'ambito del Protestantesimo tedesco, quale reazione al dogmatismo e formalismo della Chiesa luterana. Apparso inizialmente in Olanda, dove erano andati costituendosi gruppi spontanei di credenti influenzati soprattutto dalle predicazioni del pastore francese ex gesuita Jean Labadie, verso la metà del XVII sec. andò diffondendosi in Germania per opera dello stesso Labadie e del pastore alsaziano Philipp J. Spener, considerato il vero e proprio promotore del P. Egli istituì a Francoforte e successivamente a Dresda e a Berlino, i Collegia pietatis, assemblee private in cui i credenti potevano discutere i sermoni domenicali. Nel 1675 pubblicò i Pia desideria, ovvero viva aspirazione a un miglioramento a Dio gradito della vera chiesa evangelica, in cui, dopo aver denunciato l'impoverimento religioso della Chiesa evangelica, proponeva un programma di rinnovamento basato sullo studio della Bibbia, sul sacerdozio dei laici e sulla rinuncia alle dispute teologiche e alle predicazioni puramente dottrinali. Senza giungere mai a costituire chiese separate, Spener e i suoi seguaci istituirono delle comunità di credenti, ecclesiolae, accomunati dallo spirito di commozione religiosa, che accentuava il carattere sentimentale della fede. Centrale era un sentimento di "entusiasmo religioso", da cui il termine di Schwärmer (sciamanti, come le api) dato ai pietisti a simboleggiare la loro mobilità e il loro fervore. Questo entusiasmo aveva origine da un'esperienza di illuminazione, o "risveglio" che indicava l'inizio di una nuova vita interiore, che andava continuamente alimentata attraverso la pratica della confessione, degli esercizi spirituali, dell'attenzione ai segni soprannaturali. Nel 1694 Spener fondò il centro universitario pietista di Halle, che ebbe tra i suoi massimi rappresentanti A.H. Francke, fondatore di un istituto per la diffusione delle Sacre Scritture e promotore di numerose opere sociali: orfanotrofi, scuole per i poveri, ecc. Egli istituì inoltre le prime missioni luterane in India. Tra i massimi esponenti del P. spicca la figura di G. Arnold, che accentuò il carattere mistico-esoterico del movimento. H. Niemeyer, J.A. Bengel, N.L. von Zinzendorf, che organizzò una "comunità di fratelli" a Herrnhut, in Slesia, contraddistinta da esoterismo e autarchia, furono i principali esponenti del P. tedesco. Il movimento si diffuse anche in Inghilterra e nelle colonie d'America, dove trovò affinità con l'esperienza religiosa dei Quaccheri. Affine al P. risulta il Metodismo, sviluppatosi nei Paesi anglosassoni, e suo corrispettivo nell'ambito del Cattolicesimo è il Giansenismo, che volle essere un ritorno alla dottrina autenticamente agostiniana e alla pratica cristiana dei primi secoli. Al P. tedesco è stato riconosciuto il merito di aver ricondotto il Cristianesimo nella sfera dell'interiorità, correggendo l'eccessivo accentramento della vita spirituale da parte della gerarchia ecclesiastica, e connettendo la prassi cristiana all'impegno di un sincero rigorismo morale, anche se negativo appare il suo rifiuto nei confronti dei doveri del cristiano verso la società civile e politica. Motivi pietistici si trovano nella reazione del Romanticismo contro il Razionalismo illuministico e nel pensiero di Kant, Goethe, Jacobi, Pestalozzi, nonché nell'Idealismo hegeliano.