Centro in provincia di Siena, 53 km a Sud-Est del capoluogo; è situato a
491 m s/m., su un'altura del bacino dell'Orcia. Agricoltura (olivi, viti,
ortaggi, cereali, frutta). Turismo. 2.233 ab. CAP 53026. • St. - Antico
nucleo etrusco e poi romano, ebbe il nome di
Corsignano. Dall'VIII sec.
fece parte dei possessi dell'abbazia di San Salvatore dell'Amiata, divenendo
successivamante feudo della famiglia Piccolomini. Nel 1405 vi nacque Enea Silvio
Piccolomini che, diventato papa Pio II, attribuì il titolo di
città all'abitato, che assunse il nome attuale. Pio II, valendosi
dell'opera dell'architetto B. Rossellino, attuò una ristrutturazione
urbanistica del paese, secondo i dettami dell'architettura rinascimentale. Nel
corso del Cinquecento
P. fu ripetutamente saccheggiata dalle truppe di
Carlo V e del Valentino. Entrata nel dominio dei Medici, subì un
progressivo decadimento economico e demografico. • Arte - Il monumento
più antico è la pieve romanica dell'antica Corsignano (XII sec.),
munita di torre campanaria. Di epoca gotica è la chiesa di San Francesco.
L'intervento architettonico di Rossellino si concentrò sulla piazza,
sulla quale si affacciano il duomo, il palazzo comunale, il palazzo Piccolomini,
il palazzo vescovile. La cattedrale ha facciata rinascimentale, tripartita da
arcate su colonne e coronata da timpano con lo stemma dei Piccolomini; sul
fianco sinistro si innalza il campanile ottagonale cuspidato. Il palazzo
Piccolomini, ispirato alle forme del palazzo Rucellai di Firenze, ha un
paramento a bugnato liscio, scandito da tre ordini di lesene che inquadrano le
bifore centinate. Il palazzo comunale, a portico su colonne, ha finestre bifore
ed elegante torre a due piani merlati. Sede dei Borgia era il palazzo vescovile.
Sulla piazza venne costruito anche un pozzo, con funzione decorativa.