Piccola, sottile piastra. ║ Elemento metallico di forma quadrata e
spessore sottile, con foro centrale che, nei collegamenti con bulloni, si
interpone fra il dado e il pezzo da collegare per ottenere una superficie di
appoggio liscia e ripartire la pressione su una superficie maggiore; può
essere a spessore costante o variabile, a seconda dei pezzi da collegare.
• Mil. -
P. di riconoscimento: targhetta che ogni soldato porta a
scopo di identificazione. • Ferr. -
P. di stringimento o di
forzamento: piccolo pezzo metallico forato, posto tra la chiavarda e la
suola della rotaia, per fissare quest'ultima alla piastra d'appoggio. •
Biol. - Detto anche
trombocito, è il più piccolo elemento
figurato del sangue (gli altri due sono gli eritrociti e i leucociti). La
p. è un elemento tondeggiante del diametro di 2-3 µm, privo
di nucleo; la struttura presenta due zone distinte, una parte centrale granulare
e una esterna trasparente. Le
p. derivano dai megacariociti del midollo
osseo, per disfacimento del citoplasma; si calcola che, in media, ogni
megacariocita dia origine a 4.000-5.000
p. In condizioni normali si
trovano 150.000-400.000
p. per mm
3 di sangue. Se il numero
delle
p. è inferiore alle 100.000 si parla di
piastrinopenia; se è superiore alle 400.000 si parla di
piastrinosi. La durata media della vita delle
p. è di 4-10
giorni. Le
p. svolgono una funzione importante nel meccanismo della
coagulazione; intervengono sia direttamente, con attività meccanica, sia
con attivazione di enzimi che catalizzano le reazioni necessarie a far coagulare
il sangue: quando si determina una lesione, le
p., attraverso un processo
di aggregazione, aderiscono l'una all'altra nella zona lesa, liberando poi gli
enzimi e altre sostanze. Accanto alle alterazioni quantitative, le
p.
possono subire alterazioni qualitative, di natura genetica: in questo caso
appaiono in numero normale, ma sono funzionalmente difettose provocando una
tendenza alle emorragie.