Industria motociclistica italiana sorta a Genova, nel 1884, su iniziativa del senatore Rinaldo Piaggio (1864-1938). Il primo stabilimento, a Genova-Sestri, si specializzò nella lavorazione del legno e degli arredamenti navali. In seguito (1901), si diede inizio, nello stabilimento di Finale Ligure, alla realizzazione di materiale ferroviario e, nel 1915, la produzione si estese anche al campo dell'aeronautica. Nel secondo dopoguerra la P., affidata ai figli di Rinaldo, Armando ed Enrico, attuò un programma di riconversione, la cui fondamentale e più incisiva iniziativa fu la costruzione della Vespa, un motorscooter progettato dall'ingegner Corradino D'Ascanio e motorizzato con i propulsori per l'avviamento dei motori d'aviazione accumulati nel corso degli anni nei magazzini P. Lo scooter, per praticità e per il basso costo, riscosse un grande successo in Italia e in seguito fu esportato in tutto il mondo. Nel 1964 si optò per lo scorporo dei settori aeronautico, dei veicoli industriali e delle costruzioni ferroviarie, con la conseguente formazione della Società Industrie Aeronautiche e Meccaniche Rinaldo Piaggio, con stabilimenti a Genova-Sestri e a Celle Ligure. Sotto la guida del nuovo presidente Umberto Agnelli, succeduto nel 1965 al suocero Enrico Piaggio, la P. divenne uno dei più grandi produttori nel settore dei veicoli motorizzati a due ruote e acquistò la Gilera (1969), la Bianchi (1981) e marchi quali Chiorda, Legnano e Puch.
Modello tridimensionale di Piaggio Vespa 50