Antica capitale del Regno dei Nabatei, che conobbe il periodo di maggior
splendore in età ellenistica e romana e della quale resta oggi un
grandioso complesso di rovine. Sorgeva nel territorio dell'attuale governatorato
di Ma'an, in Giordania, su un ampio terrazzamento attraversato da Est a Ovest
dallo Wadi Musa, uno dei luoghi in cui, secondo la tradizione, Mosè fece
sgorgare acqua percuotendo una roccia. La valle è chiusa da falesie di
arenaria di colore variabile dal rosso al giallo pallido, motivo che spiega il
nome di "città rosata" con cui viene spesso indicata
P. Il sito
risulta normalmente accessibile dalla parte orientale attraverso una stretta
forra, detta Sik; la posizione naturalmente fortificata del luogo spiega come
esso sia stato scelto per la creazione di un insediamento stabile, a dispetto
dell'aridità del suolo. • St. - Fu intorno al III sec. a.C. che i
Nabatei, una tribù araba, presero possesso della regione (abitata fin
dall'Età del Ferro) e vi costruirono la propria capitale, trasformandola
in breve in un importante nodo commerciale per il traffico delle spezie. La
caduta del Regno nabateo ad opera dei Romani, nel 106 d.C., non portò
alla decadenza della città, che anzi continuò a prosperare almeno
fino a quando il cambiamento delle rotte commerciali ne provocò il
naturale declino. Dopo l'invasione islamica del VII sec. di
P. si persero
completamente le tracce, fino alle scoperte dello svizzero Ludwig Burckhardt,
nel 1812. • Archeol. - Nella zona sono stati rinvenuti anche resti
relativi al Paleolitico e al Neolitico (l'insediamento più antico pare
risalire addirittura al XII sec. a.C.); tuttavia, per quanto gli scavi condotti
a partire dal 1958 per conto di società archeologiche anglo-americane
abbiano fornito un importante contributo alla conoscenza della
P.
pre-romana, in realtà si sa ancora molto poco della città nel
periodo antecedente il III sec. a.C. I monumenti che costituiscono la
caratteristica e il fascino di
P. sono le facciate architettoniche
modellate nelle pareti rocciose della stretta vallata nel cui fondo scorre un
ruscello, che sbocca poi in una vallata più ampia, racchiusa fra alte
montagne, dove era la città più tarda, con santuari all'aperto,
piramidi sacre e rocce con pozzetti rituali. L'edificio rupestre più
monumentale è quello detto
el-Khazne, risalente probabilmente al
II sec. a.C., con pronao esastilo e piano superiore provvisto di timpani
angolari ai lati di una piccola
thòlos pseudo-periptera. Notevole
anche il complesso delle tombe, gran parte delle quali risulta dotata di
facciate estremamente elaborate ed è attualmente adibita ad abitazione.