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Pertosse.

Med. - Malattia infettiva, contagiosa, epidemica, caratterizzata da accessi parossistici di tosse. Colpisce soprattutto i bambini tra i 2 e i 6 anni ed è causata da un batterio gram-negativo, il bacillo Bordetella Pertussis, individuato da Bordet e Gengou nel 1906. Questo bacillo penetra nell'organismo attraverso le vie respiratorie, si insidia nella mucosa della laringe e della trachea e qui inizia a svolgere la sua attività lesiva. Essendo poco resistente all'ambiente esterno, esso cresce e si moltiplica con facilità sulle mucose; è presente in abbondanza nell'espettorato del malato nella fase iniziale della malattia (periodo maggiormente contagioso). Unica sorgente d'infezione è il malato: il contagio avviene per trasmissione diretta (da malato a sano) attraverso goccioline emesse in seguito a colpi di tosse, soprattutto nella fase catarrale. Dopo un periodo di incubazione che varia dai 2 ai 15 giorni, completamente asintomatico, la malattia si manifesta con una sintomatologia catarrale che colpisce le prime vie respiratorie (rinite, laringite, tracheite). Durante questa fase, che dura circa due settimane, il malato presenta sintomi quali inappetenza, irrequietezza alterazione febbrile, catarro nasale, tosse secca e stizzosa, specie nelle ore notturne. Al termine del periodo catarrale, la p. entra nella fase convulsiva o accessionale, che ha una durata di tre-sei settimane. In tale fase la tosse diventa parossistica, spasmodica. L'accesso può essere accompagnato da vomito ed espettorazione; nelle forme più gravi possono manifestarsi anche emorragie cutanee, mucose e interne. Le complicazioni più frequenti e più gravi sono quelle a carico dell'apparato respiratorio, quali la bronchite e la broncopolmonite. Con la diminuzione degli accessi di tosse, sia nella frequenza sia nell'intensità, la malattia entra nella fase risolutiva o della convalescenza. Per una terapia efficace e specifica si somministrano antibiotici. Per una buona profilassi è necessario l'isolamento dell'ammalato fin dall'inizio della malattia. La profilassi immunitaria (non obbligatoria) viene attuata con vaccino antipertosse, somministrato in tre iniezioni sottocutanee distanziate di un mese una dall'altra; l'immunità ottenuta in questo modo dura circa due anni.