Romanzo di J. Austen. Una delle ultime opere della scrittrice inglese,
considerato il suo capolavoro, fu pubblicato, postumo, nel 1818. Ambientato nel
primo Ottocento, vi si ritrovano i temi già tipici dei romanzi
precedenti, ma trattati con una sottigliezza e una sensibilità
particolari, dove l'acuta ironia e il severo distacco narrativo si risolvono in
un'atmosfera teneramente malinconica. È la storia d'amore di una giovane
di nobile famiglia, ma indebitata, Anne Elliot, e un capitano della marina,
Frederick Wentworth, di umili origini che, tuttavia, ha conquistato prestigio e
ricchezze nell'avventurosa vita di mare. Trascorsi otto anni, da quando Anne,
lasciatasi persuadere dalle convenzioni sociali, aveva rifiutato l'offerta di
matrimonio del giovane Wentworth, i due si rincontrano nella casa di campagna
della famiglia del cognato di Anne, con la complicità involontaria
dell'ammiraglio, marito della sorella del capitano. Il nuovo incontro, in un
ambiente semplice e non falsato dalle convenzioni sociali, sembra non toccare il
capitano che, anzi, corteggia una delle giovani sorelle del cognato di Anne; al
contrario Anne, che nonostante il rifiuto non ha mai smesso di amarlo, rimane
profondamente turbata, ma le circostanze e la sua educazione impongono la
riservatezza. Durante una delle gite spensierate, la giovane eccessivamente
imprudente e impulsiva, corteggiata dal capitano, ha un incidente, che il
capitano stesso, forse per troppa superficialità, non è stato in
grado di evitare: è Anne, sempre sollecita e attenta, a prendere in mano
la situazione, organizzando i soccorsi e controllando il panico generale. Questo
evento segna una svolta nella narrazione: la scena si trasferisce a Bath, nel
cuore della vita dell'alta società inglese, a cui Anne ritorna. E
contribuisce pure alla riunificazione dei due personaggi: si ritrovano, infatti,
silenziosamente e ancora intimamente legati proprio nel momento drammatico.
Perciò il capitano accetta di piegarsi temporaneamente ai dettami delle
convenzioni sociali per chiedere la mano di Anne, e a sua volta Anne, rifiuta il
matrimonio, auspicato dalla sua famiglia, con un giovane nobile cugino, per
seguire il capitano nella sua vita di mare. Da questo romanzo fu tratto nel 1995
anche il film inglese omonimo, per la regia di R. Michell.