Filos. - Dottrina che afferma il valore assoluto della persona. Il termine fu
usato da Ch. Renouvier (
Le personnalisme, 1903) per definire la propria
filosofia, che si opponeva sia all'impersonalismo del Naturalismo positivista
sia al Panteismo assolutistico dell'Idealismo tedesco. Il
P. sostiene
l'idea della dignità e del valore della persona umana; l'agente morale,
anziché subordinare i fini altrui ai propri, considera la persona degli
altri come uguale a se stesso. Intorno al 1930, attraverso le pagine della
rivista "Esprit", si manifestò un movimento facente capo a E. Mounier e
definito
P. sociale, secondo cui la persona umana sarebbe il fine della
vita associata. Sul fondamento di una concezione cristiana dell'uomo, nel
tentativo di superare i limiti dell'individualismo, come quelli del
collettivismo che annulla la personalità, l'impegno politico-sociale
assume un rilievo predominante: per salvaguardare l'interiorità si deve
uscire da essa, perché la persona è un "dentro" che ha bisogno del
"fuori". A questa concezione si riallaccia il
P. pedagogico di L.
Stefanini, secondo cui un'educazione ispirata ai valori classici e cristiani
è in grado di risvegliare l'impegno sociale della persona. Senza volersi
identificare con una precisa ideologia, l'umanesimo personalista mira a
riconciliare l'uomo nella sua totalità, contro ogni tipo di alienazione
del mondo contemporaneo. • Teol. - Concezione personale di Dio, in
contrapposizione al Panteismo idealistico. Il termine è impiegato da F.
Schleiermacher per definire la concezione cristiana del Dio-persona. ║ Per
estens. - Azione o atteggiamento di chi persegue solo il proprio
interesse.