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Perla.

Concrezione di varia forma e grandezza, che si genera nel mantello di alcuni molluschi bivalvi, attorno a un corpuscolo estraneo, che può essere un parassita o un granello di sabbia. ║ Fig. - Oggetto che ha la forma o il colore della p. o che è bella e preziosa come una p. ║ Fig. - Persona eccellente per qualità e doti. ║ Fig. - Errore grossolano. • Encicl. - La p. naturale è il risultato di una secrezione prodotta, in determinate circostanze, dai molluschi bivalvi, i quali se ne servono per evitare il contatto tra un parassita o un corpuscolo estraneo, penetrato nelle valve della conchiglia, e i propri organi vitali. Avviluppato in strati regolari di questa sostanza madreperlacea (carbonato di calcio per il 91,70%, materie organiche per il 5,3% e acqua per il restante 3%), destinata a indurirsi progressivamente, l'elemento estraneo diventa il nucleo della futura p. La differenza fra una p. naturale e una p. coltivata è il nucleo interno, che nella seconda consiste in una pallina di madreperla, introdotta nella conchiglia con una delicata operazione; ne consegue che la sostanza di cui è formata la p., sia essa naturale o coltivata, ha la medesima composizione chimica. La coltura delle p., inventata e perfezionata nel 1913 dal giapponese K. Mikimoto, viene praticata soprattutto in Giappone nella baia di Ago, nella prefettura di Ise, a Sud di Nagoya. Meno noti, ma ugualmente importanti, sono i bacini perliferi lungo le coste delle isole di Kyûshû e di Ryûkyû in direzione di Taiwan. Le acque tiepide e tranquille di quelle zone risultano, infatti, particolarmente favorevoli all'allevamento dell'ostrica perlifera Meleagrina. Il rendimento di una coltivazione non è mai molto elevato perché, in genere, la metà delle ostriche trattate - che sono cioè state dotate del nucleo - perisce a causa delle epidemie, dei subitanei cambiamenti di salinità delle acque, del fenomeno per cui il plancton, alimento dell'ostrica, diventa velenoso e si tinge di rosso. Delle p. comprese nel restante 50%, un 40% non è commerciabile a causa dei difetti di forma o di colore e infine il 10% fornisce prodotti accettabili, benché molte p. siano del tipo colorato e di quello cosiddetto barocco (p. irregolari). In conclusione, due sole ostriche delle cento trattate giungono a produrre la p. perfetta. Caratteri distintivi di una p. sono: l'oriente, traslucidità dovuta alla scomposizione della luce; lo splendore, tipico punto luminoso della superficie quando la p. è posta in piano; il colore, generalmente bianco vellutato (che può tuttavia presentare tonalità tendenti al viola, al verde, al bronzo); la lucentezza, caratteristico riflesso molto vivo nelle p. naturali, meno nelle coltivate; la forma, che può essere sferica, emisferica, a goccia, tondo-appiattita, irregolare; il peso, calcolato in grani. • Farm. - Nella tecnica farmaceutica, capsula di gelatina di forma sferica, atta a contenere farmaci liquidi.