Patol. - Infiammazione acuta, sub-acuta o cronica del pericardio, di origine
primaria (assai raramente) o secondaria. Consiste nella variazione patologica
della quantità e natura dell'essudato interno al pericardio. In relazione
ai caratteri assunti da tale liquido organico si possono distinguere diversi
tipi di
p.:
secca o
fibrinosa, che comporta sfregamenti
pericardici;
sierosa o
essudativa, in cui si formano
quantità anche notevoli di liquido, la cui componente fibrinosa si
deposita sulle pareti del
p. parietale e provoca ottusità
cardiaca, affievolimento dei toni cardiaci, dispnea, ecc.;
costrittiva,
in cui la carenza di liquido fa sì che la fibrina formi aderenze tra i
due foglietti pericardici;
emorragica, quando l'essudato assume carattere
ematico. Si parla infine di
p. purulenta, quando l'essudato pericardico
ha una particolare consistenza e veicola grandi quantità di germi. In
concomitanza con altre affezioni, quali epatomegalia, ascite ed edemi
periferici, la
p. è inclusa nel quadro clinico della malattia di
Pick. Indipendentemente dall'eziologia, alcuni elementi della sintomatologia si
presentano costanti nei vari tipi di
p.: dolore toracico acuto (simile a
quello dovuto a infarto del miocardio) che si accentua con gli atti respiratori
e il cambiamento di postura; sfregamento pericardico o pleuropericardico,
rilevabile con auscultazione toracica. La diagnosi avviene attraverso esami
radiologici ed ecografici, che consentono di valutare l'entità di
accumulo del liquido pericardico. La terapia, in funzione delle cause e delle
caratteristiche dell'essudato, può essere medica (antibiotici,
immunosoppressori, ecc.) o chirurgica (pericardiostomia, pericardiocentesi,
pericardiolisi, ecc.).