Med. - Sindrome morbosa con sintomatologia acuta, derivante dall'esposizione di
una parte (
p. locale o
congelamento,
V.) o dell'intero organismo (
p. totale o
assideramento, V.) a temperature inferiori
a 0 °C. Il freddo agisce sui vasi sanguigni provocandone, inizialmente,
contrazione e ischemia; col prolungarsi dell'esposizione di una zona corporea
agli effetti del gelo, si verifica una paralisi vasomotoria che determina
dilatazione dei vasi medesimi e iperemia. Segue un quadro infiammatorio con
essudato sieroso e formazione di bolle fino allo stadio estremo che comporta
anche, in progressione, necrosi della cute, dei tessuti profondi o addirittura
gangrena di interi distretti organici.