(voce russa, der. di
pere: mutamento e
stroit': costruire).
Termine utilizzato inizialmente nella politica interna sovietica e adottato in
seguito dal giornalismo internazionale per definire il complesso di riforme
politico-economiche avviate in Unione Sovietica, a partire dal 1985, da M.S.
Gorbaciov. Questi, durante gli anni della sua attività come segretario
del Partito comunista prima e come presidente dell'Unione Sovietica poi,
attuò una radicale opera di riorganizzazione dello Stato, fondata sul
rinnovamento ai vertici del Partito comunista, sull'adozione di nuovi sistemi di
rappresentanza ed elettorali, sulla lotta alla burocrazia, sull'introduzione di
un moderato liberismo economico, sul riconoscimento delle opposizioni interne,
sulla riduzione del controllo del Partito comunista sulla vita pubblica
attraverso la liberalizzazione dell'informazione (
glasnost).