Generale macedone. Membro della guardia del corpo del re e in seguito suo
luogotenente, prese parte a molte delle campagne di Alessandro, procurando la
vittoria di Arbela ed espugnando Tebe. Alla morte di Alessandro (323 a.C.), si
adoperò per mantenere l'unità dell'Impero, del quale assunse di
fatto la direzione. Riuscì a controllare la ribellione dei popoli
sottomessi, ma non riuscì a difendersi da Cratero, reggente in nome di
Filippo Arrideo, e da Antipatro, che ebbe l'intero comando militare delle
regioni europee. Venne ucciso da alcuni suoi ufficiali, mentre si accingeva ad
affrontare Tolomeo per impedirgli di rendere indipendente l'Egitto (m. Menfi 321
a.C.).