Mit. - Personaggio della mitologia greca, figlio di Echione, l'uomo-serpente, e
di Agave, figlia di Cadmo. Re di Tebe, si oppose all'introduzione del culto di
Dioniso in Beozia, senza dare ascolto agli ammonimenti dell'indovino Tiresia.
Contrastò il culto dionisiaco delle donne tebane, fra cui vi era la madre
Agave, e giunse a imprigionare Dioniso, scatenando in questo modo l'ira del dio.
Così, seguendo le baccanti fuggite sul Citerone per celebrare i riti
orgiastici, fu scoperto e, dopo essere stato decapitato dalla stessa madre, da
esse sbranato, perché nell'invasamento bacchico scambiato per un
cinghiale, l'animale sacrificale. Il mito, trattato in una tragedia di Eschilo
andata perduta, è argomento delle
Baccanti di Euripide. Ripreso da
Ovidio nelle
Metamorfosi, è testimoniato anche nelle
raffigurazioni pittoriche del tempio di Dioniso ad Atene, e in quelle della casa
dei Vettii a Pompei, oltre che nella pittura vascolare.