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Penna.

Strumento per scrivere, costituito da un'asticciola metallica (cannello), nella quale può essere incorporato un serbatoio per l'inchiostro, e alla cui estremità è collocato un organo scrivente. ║ Fig. - Testo a p.: testo scritto a mano. ║ Fig. - Prendere la p. in mano: cominciare a scrivere. ║ Fig. - Saper tenere la p. in mano: saper scrivere. ║ Fig. - Intingere la p. nel fiele: scrivere animati da acredine e malevolenza. ║ Fig. - Una buona p.: scrittore di valore. • Encicl. - Verso il VI sec. la p. d'uccello soppiantò il calamo, cioè il bastoncino, perlopiù di giunco, che a sua volta aveva rimpiazzato lo stilo, nella fase in cui le tavolette incise erano state abbandonate per passare ai fogli di papiro. Successivamente la fortuna della p. fu collegata all'avvento della pergamena, che consentiva scritture calligrafiche e ornate, irrealizzabili con il rigido calamo. Tra il VII sec. e il XIX sec. furono usate soprattutto le p. d'oca, abitualmente scelte tra le p. remiganti dell'ala destra, appropriate per dimensioni e curvatura. Sgrassate con cenere o sabbia calda, le p. venivano private delle barbe della parte inferiore, per favorire l'impugnatura, e tagliate nella parte superiore, per facilitare l'equilibrio della p. durante l'utilizzo. Sulla rachide, tagliata obliquamente, si creava una punta di spessore idoneo alla scrittura che doveva essere prodotta. Solo nella seconda metà dell'Ottocento, la p. metallica, già sperimentata nell'antichità, ma affermatasi pienamente grazie all'invenzione di una punta metallica elastica (creata nel 1780 dal fisico inglese J. Priestley) sostituì la p. d'oca. Entro i primi del Novecento si produssero p. o punte di acciaio fessurate: nel 1830 l'inglese J. Perry brevettò il pennino d'acciaio cambiabile, elastico, fessurato in punta, con un foro alla base della fessura e il profilo sagomato. Le p. metalliche disponevano di un pennino intercambiabile, che veniva intinto nell'inchiostro e inserito in una fessura semicircolare a un'estremità del cannello. La p. stilografica, strumento in grado di scrivere con continuità essendo provvista di un serbatoio di inchiostro posto nel cannello, fu brevettata da F.B. Fölsch, ma la sua diffusione si attuò con il modello brevettato nel 1884 da E.L. Waterman (1837-1901). Il pennino è generalmente fisso e non viene sostituito: il serbatoio può essere riempito mediante un contagocce, con il movimento di uno stantuffo; a partire dagli anni Sessanta del XX sec. è stato introdotto negli Stati Uniti l'utilizzo di cartucce cilindriche, sostituibili una volta esaurite. La p. a sfera, la cui prima idea è da attribuire allo statunitense J.H. Loud, fu messa a punto dall'ungherese L. Biro. Fin dal primo modello brevettato (1944), l'organo scrivente è una sfera metallica montata all'estremità di un serbatoio cilindrico (refill) sostituibile, contenente un tipo di inchiostro particolarmente viscoso. In tempi recenti un nuovo strumento di scrittura, il pennarello (V.), ha trovato largo consenso per la praticità e il costo contenuto. • Zool. - Produzione epidermica di natura cornea, atta a ricoprire ali e coda degli uccelli adulti; le più piccole, che rivestono il resto del corpo dell'adulto e tutto quello del giovane, sono più propriamente dette piume. ║ Per estens. - Oggetto che, nella forma, ricordi approssimativamente una p. ║ Fig. - Uccelli di grossa p.: di grandi dimensioni. ║ Fig. - Cane da p.: cane addestrato per la caccia ai volatili (contrapposto al cane da pelo). ║ Fig. - Lasciarci le p.: morire o subire gravi danni in un'impresa rischiosa. ║ Fig. - Muovere le p.: mettersi a volare. ║ Come le squame dei rettili, le p. nascono da papille ecto-mesodermiche e si compongono di una parte assile centrale, talora piuttosto lunga, detta scapo, suddivisa in due parti: la prima basale cava (calamo) e la seconda distale, più lunga e solida (rachide). Alcune ramificazioni minori (barde), inserite in ogni lato della rachide, formano con questa un angolo rivolto verso l'apice della p., e producono ulteriori ramificazioni (barbule): nel loro insieme, le barbe e le barbule costituiscono il vessillo. Considerate le loro specifiche funzioni, le p. si distinguono in p. remiganti (delle ali), p. timoniere (della coda) e p. copritrici (le minori), che accompagnano le p. remiganti. La disposizione e il numero delle p. remiganti offrono validi elementi per la classificazione degli uccelli. Le parti del corpo ricoperte da p. si chiamano pterilii; quelle nude o ricoperte solo di piume sono dette apterii. La colorazione delle p. varia in relazione alla presenza di pigmenti (melanine e lipocromi); normalmente la colorazione delle p., che sono rese impermeabili dal secreto sebaceo dell'uropigio, serve a mimetizzare l'animale nell'ambiente in cui vive, ma in alcuni casi, specialmente durante la stagione degli amori, può anche assumere toni assai vivaci. Infine, le p. di diversi uccelli quali struzzi, aironi, marabù, pavoni, uccelli del Paradiso, trovano impiego per la fabbricazione di ventagli e come guarnizione di cappelli. • Etn. - Presso tutti i popoli le p. sono largamente impiegate soprattutto a scopo ornamentale. P. e piume sono utilizzate prevalentemente nella creazione di capi di abbigliamento tra i gruppi etnici dell'America Centrale e Meridionale. Alle p. sono inoltre attribuiti significati simbolici, come appare nei caschi e nelle maschere rituali, in cui colore e forma esprimono precisi valori. Tra gli Indiani della Prateria, sussisteva l'uso di inserire o incollare alla base delle frecce alcune p., utili ad assicurare la precisione della traiettoria, ma anche come segno distintivo del gruppo etnico. • Mus. - Lamina di osso, avorio o altro che si usa per pizzicare e far vibrare le corde di alcuni strumenti, come il mandolino e il clavicembalo. È sinonimo di plettro. • Metall. - L'estremità cuneiforme, arrotondata o biforcata, del martello, opposta a quella battente (bocca). • Sport - Nell'alpinismo, la parte tagliente della piccozza. ║ Nella pesca, la cannuccia della p. d'oca con cui si fabbricano galleggianti sensibili. • Mar. - L'estremità rivolta verso poppa delle antenne delle vele latine e dei picchi delle vele auriche; l'angolo superiore delle vele latine, auriche, bermudiane, dei fiocchi e delle vele di strallo. • Alim. - Per lo più al plurale, tipo di pasta alimentare a forma di tubicino, di varie dimensioni, liscio o rigato, tagliato di sghembo alle due estremità. • Inf. - P. luminosa od ottica: dispositivo fotoelettrico, simile a una comune p., utilizzabile in coppia con un terminale per richiamare sullo schermo del tubo a raggi catodici informazioni, per modificare quanto appare su di esso, o per introdurre informazioni nell'elaboratore, scrivendo sullo schermo come su una lavagna; in questo caso si possono anche tracciare dei grafici che, digitalizzati, vengono introdotti nell'unità centrale. La p. ottica è collegata a un connettore della macchina, sensibile nella zona del monitor, toccata dalla punta della p.P. a contatto: viene usata su una tavoletta opportuna; anche in questo caso il calcolatore sente la posizione toccata dalla p. stessa. ║ P. per barre: p. in grado di leggere il codice a barre su cui viene fatta scorrere.