Nome di due papi. ║
P. I: papa dal 556 al 561. Quando era diacono
romano, fu inviato a Costantinopoli (536 circa), come apocrisario dei tre papi
Agapito, Silverio e Vigilio. Nel 547, in assenza di Vigilio, dovette affrontare
l'assedio posto a Roma dal re dei Goti, Totila. Sceso incontro al re,
riuscì a ottenere salve le vite dei Romani, ma non poté evitare il
saccheggio della città. Tornò quindi a Costantinopoli, dove fu
coinvolto nella questione dei Tre Capitoli, al seguito di Vigilio. Con il papa,
infatti, sostenne i capitoli contro l'editto di condanna di Giustiniano (543) e
fu perciò esiliato dall'imperatore. Alla morte di Vigilio (555), al quale
pare avesse consigliato di sottoscrivere l'editto, diede conferma alla condanna
dell'imperatore e riottenne il suo favore, candidandosi così al papato.
Divenne papa il giorno di Pasqua del 556. Poiché, tuttavia, il clero di
Roma non condivideva la posizione assunta riguardo ai Tre Capitoli,
rifiutò l'obbedienza a papa
P. e diede vita allo scisma di
Aquileia. Da quel momento
P. impegnò tutte le sue forze nel
tentativo di riavvicinare le parti separatesi con lo scisma, i dissidenti
d'Africa e delle Gallie. Suo successore fu Giovanni III (Roma 500 circa - 561).
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P. II: papa dal 579 al 590. Fu pontefice durante il periodo in
cui Roma era assediata dai Longobardi, contro i quali chiese aiuto ai Franchi
(580) e all'imperatore bizantino (584); ottenne da Autari una tregua, dal 585 al
589. Cercò, senza successo, di comporre lo scisma di Aquileia. Negli anni
seguenti si verificarono calamità di grave portata in Italia e a Roma,
culminate nella carestia e nella diffusione della peste, di cui il papa stesso
rimase vittima. Gli succedette san Gregorio I Magno (Roma 520-590).