Organo meccanico che si preme con il piede per fornire energia o azionare un
meccanismo. ║ Parte inferiore del tronco o del ramo di un albero. ║
Rete da pesca che fa parte della tonnara. ║ Dialettale, calza corta da
uomo (V. PEDALINO). • Ferr. - Nella tecnica
ferroviaria, termine con cui si designavano alcuni meccanismi usati in passato
negli impianti di sicurezza e di segnalazione. ║
P. di sicurezza:
impediva la manovra di un deviatoio qualora questo fosse occupato da un
convoglio. ║
P. di segnalazione: si distinguevano in
p. di
occupazione e
p. di liberazione costituiti da dispositivi idraulici che
al passaggio del treno chiudevano un interruttore elettrico. I
p. di
occupazione servivano a impedire l'ingresso del treno in un certo tratto di
linea, facendo disporre, a via impedita, un determinato segnale di protezione. I
p. di liberazione, posti al termine del tratto di linea interessato,
disponevano a via libera il segnale, sganciando la leva di manovra dal
meccanismo che la immobilizzava. Oggi, al posto dei
p. si utilizzano
altri dispositivi, soprattutto circuiti di binario. • Mus. - Procedimento
armonico per cui una nota o un gruppo di note è più o meno
lungamente tenuta mentre, in un registro più acuto o più grave
(raramente anche nello stesso), si svolgono armonie anche estranee a quella cui
appartiene la nota di
p. Nell'armonia normale il
p. è quasi
sempre di tonica o di dominante; se tonica e dominante vengono tenute
contemporaneamente, allora si ha il
p. doppio. Se la nota corrispondente
al
p. non è persistente, ma presentata in suddivisioni ritmiche o
ornata di abbellimenti, si ha il
p. figurato. Il termine
p. deriva
dal fatto che gli organisti lo eseguono premendo il piede sulla pedaliera.
║ Meccanismo azionato dai piedi che, in taluni strumenti musicali, serve a
modificare l'intensità del suono, a produrne altri dal timbro diverso dal
normale, a prolungare o arrestare la risonanza e anche - come nei timpani - a
variare l'intonazione dello strumento stesso. ║ L'organo è dotato
di una serie di
p. che costituiscono la
pedaliera; questa comanda
un gruppo di canne che emettono suoni gravi, oltre a consentire determinati
accoppiamenti ed effetti di registro lasciando libere le mani. ║ Nel
pianoforte i
p. sono, di norma, tre; quello posto a destra (
p. di
risonanza o
p. del forte) permette di prolungare il suono delle
corde, poiché consente di scostare dalle stesse gli smorzatori. Il
p. posto a sinistra (
p. del piano) serve a diminuire
l'intensità del suono; funziona avvicinando i martelletti alle corde, in
modo che essi colpiscano le stesse con minor forza. Il
p. posto al centro
(
sordina) è presente nei pianoforti verticali. Provoca la
diminuzione dell'intensità del suono, tramite l'abbassamento di una
striscia di feltro che va ad interporsi tra le corde e i martelletti. In molte
composizioni, l'uso del
p. è suggerito da segni particolari.
║ Nell'arpa i
p. sono sette e consentono di mutare l'intonazione
delle corde suonando in tutte le tonalità in quanto, premendoli, la corda
può essere più o meno tesa, permettendo così l'elevazione
del suono di uno o due semitoni. ║ Nell'harmonium i due
p. servono
esclusivamente per far funzionare i mantici. ║ Nei timpani il
p. ha
lo scopo di modificare la tensione della membrana, in modo da ottenere l'altezza
di suono desiderata; esso agisce mediante un meccanismo a cremagliera. ║
Nella grancassa, usata dalle orchestre di jazz, il
p., comandato dal
piede dell'esecutore, costringe, per mezzo di un sistema di leve, il mazzuolo di
feltro a colpire la pelle tesa, provocando così il suono.