A
agg. ; anche s. m. e f. Di Pechino. B
s. m. Cagnolino di lusso con pelo lungo e setoso.
Pechinese.
Razza di cane da compagnia di origine cinese. Di piccola
taglia (pesa 3-4 kg), più lungo che alto, si distingue
per una caratteristica andatura, dovuta alla particolare
conformazione delle spalle e degli arti anteriori, che
risultano più pesanti e arcuati rispetto a quelli
inferiori. Il il pelo è lungo, diritto, con
un'abbondante criniera e frange sugli arti, sulle
orecchie e sulla coda. Sono ammessi tutti i colori del
mantello (tranne albino), purché siano in tinta unita o
a macchie regolari e definite. Gli occhi sono grandi,
scuri, lievemente sporgenti; le orecchie,
abbondantemente frangiate, sono ripiegate a forma di
cuore; il muso è molto schiacciato, tanto da risultare
piatto se visto di profilo, grinzoso e di colore nero.
La coda è attaccata e portata alta, leggermente curva
sopra il dorso e rigida. L'origine di questa razza è
assai remota: essa probabilmente deriva dall'incrocio
tra l'antica razza cinese Pal, e quella di
origine tibetana, Lhasa Apso. Sino alla metà del
XIX sec. l'esportazione di questo cane era severamente
vietata; si dice sia stato introdotto in Europa da
ufficiali inglesi intorno al 1860.
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