Popolazione nomade, di origine turca, stanziata, verso la fine del VI sec.,
nella zona meridionale del Kazakistan. I
P., organizzati in diverse
tribù dedite all'allevamento, furono costretti dalla pressione cinese a
spostarsi progressivamente in direzione Nord-Ovest, giungendo a stabilirsi, nel
IX sec., nelle steppe lungo le rive del Dnepr. Alla fine del IX sec. invasero
anche la Bessarabia, scacciandone i Magiari. I sovrani di Costantinopoli
cercarono di guadagnarne l'amicizia, sia per bloccare le loro scorrerie lungo il
Mar Nero, sia per controllare, tramite loro, la Russia meridionale. Nel 915
circa l'imperatrice Zoe se ne servì contro i Bulgari, nel 967 Niceforo
Foca li ebbe come alleati contro il duca russo di Kiev, Svjatoslav; nel 968-69 i
P. arrivarono ad assediare la stessa Kiev, ma furono allontanati dal
duca. La lotta contro Kiev durò, con fasi alterne, fino al 1036, anno in
cui i
P. subirono una sconfitta che li costrinse ad abbandonare i
territori da loro occupati e a stabilirsi negli alti Balcani. Dalla loro nuova
sede continuarono le incursioni contro i territori dell'Impero: nel 1050
saccheggiarono la Tracia e costrinsero Costantino IX a concedere loro terreni e
piazzeforti. Nel 1090 giunsero a minacciare la stessa Costantinopoli; lo scontro
decisivo si ebbe presso il monte Levunio, dove l'imperatore Alessio I, con
l'aiuto dei Cumani, inflisse loro una durissima sconfitta da cui uscirono
pressoché annientati.