Disposizione che induce a contenere i moti di sdegno e a sopportare con
tranquillità, moderazione, rassegnazione le avversità, le noie, i
dolori e le contrarietà in genere. Si può essere pazienti per
carattere oppure per volontà e autocontrollo. In senso positivo, la
p., legata all'attesa, rappresenta un rinvio dell'azione e corrisponde a
uno stato di sospensione attiva e ragionata, delimitato nel tempo. Assume invece
un'accezione negativa quando l'attesa, prorogata indefinitamente, appare senza
sbocchi e diventa "attendismo". ║ Capacità di contenere l'ira:
non farmi scappare la p. ║ Calma e precisione nello svolgere un
lavoro:
è un lavoro di p. ║ Anticamente, sofferenza, dolore.
• Rel. - Abito senza maniche, aperto sui fianchi, usato dagli appartenenti
ad alcuni ordini e congregazioni religiose cattoliche. ║ Cordone dei
frati. • Mar. - Sinonimo di cavigliera, cosiddetta per lo sforzo che deve
sopportare durante le manovre. • Bot. - Nome italiano (anche
romice
domestica) di
Rumex patientia, erba perenne delle Poligonacee, simile
alla romice comune, alta fino a 2 m. Originaria dell'Europa orientale e
dell'Asia occidentale, viene coltivata in alcune regioni d'Italia e cresce anche
selvatica. • Teol. - La teologia cattolica pone la
p. tra le
virtù; è la capacità di saper attendere il momento
propizio, sostenuta dalla fede nel futuro.