Città (161.114 ab.) della Grecia, capoluogo del nomo di Acaia, sulla
costa nord-occidentale del Peloponneso; è situata sul golfo omonimo del
Mar Ionio, a 170 km circa da Atene. È il principale porto del Peloponneso
per quanto riguarda il traffico di merci e passeggeri. Sorge in una piana
alluvionale circondata dai monti ed è un importante centro industriale
(industrie tessili, alimentari, per la lavorazione della gomma, del cuoio e
della carta). • St. - Fondata dagli Achei,
P. fece parte della Lega
achea e successivamente, insieme a Tritea, Dime e Fere, della Lega regionale.
Dopo aver resistito all'invasione gallica (279), l'importanza strategica che le
veniva dalla presenza del porto rese la città oggetto di contesa nel
corso delle guerre civili tra Cesare e Pompeo e tra Antonio e Ottaviano;
quest'ultimo, più tardi, vi stabilì una colonia romana,
Colonia
Augusta Aroe Patrensis. Importante centro cristiano della Grecia, la
città resistette a un assedio slavo (805) e dopo la quarta Crociata
(1205) diventò capitale del principato di Acaia. Durante la resistenza ai
Turchi, fu incendiata da Murad II nel 1440 e in seguito fu a lungo contesa tra
Veneziani e Turchi, ai quali, tuttavia, rimase fino al 1821. In quell'anno,
proprio a
P. ebbe inizio la guerra di indipendenza della Grecia: dal
convento di Haghia Lavra, scoppiò un'insurrezione contro i musulmani
capeggiata dall'arcivescovo della città. I Turchi, dopo averla
riconquistata la incendiarono e solo nel 1828
P. fu liberata dalle truppe
del generale francese N.J. Maison. La ricostruzione fu avviata sulla base di un
piano regolatore strutturato su una maglia viaria ortogonale, che diede alla
città un assetto molto regolare. Durante la seconda guerra mondiale, a
P. sbarcò il corpo di spedizione britannico, che diede inizio alla
liberazione della Grecia dall'occupazione tedesca (4 ottobre 1944). • Arte
- La città antica sorse dalla fusione di tre piccoli centri rurali: Aroe,
Antheia e Mesatis. Lunghe mura, ideate da Alcibiade, collegavano la città
con il porto. Sull'acropoli sorgeva il tempio di Artemide Lafria, di cui non
rimane quasi nulla. Sul versante Sud dell'acropoli, si conservano invece i resti
di un odeon romano in laterizio, con cavea di marmo e con un
frons
scaenae a nicchie, eretto probabilmente per volere di Erode Attico. Resta,
inoltre, una fortezza cominciata in epoca bizantina e portata a termine da
Veneziani e Turchi. Infine, tra la collina fortificata e il mare, gli scavi
hanno portato alla luce una serie di monumenti, risalenti ai secc. II e III: vie
lastricate, terme, case private, un ponte sul fiume Meilichos, strutture
portuali, necropoli.