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Patente.

(dal latino patens, der. di patere: essere aperto o manifesto). Ant. - Aperto. In questa accezione, il termine è utilizzato esclusivamente nella locuzione lettere p.: diplomi o documenti trasmessi o consegnati aperti, allo scopo di manifestare chiaramente la volontà dell'organo che li ha rilasciati. Di qui, per ellissi, deriva l'uso di p. • Encicl. - Lettere p.: in epoca medioevale, le litterae patentes (a differenza delle litterae clausae) erano i diplomi regi che, muniti di un sigillo regio apposto dalla Cancelleria per garantirne l'autenticità, circolavano aperti. Dal XVI sec. in avanti, le lettere p. furono usate dai prìncipi per notificare provvedimenti amministrativi, concessioni di privilegi e atti legislativi. Attualmente, si definisce lettera p. o lettera di provvista il documento in cui si esprime, da parte di uno Stato, la volontà di nominare un determinato individuo proprio console in un Paese estero. Diversamente dalle credenziali, le lettere p. non devono essere consegnate di persona dal console a un'autorità estera, ma solo rimesse, per via diplomatica, al ministero degli Affari Esteri dello Stato ricevente. • Arald. - Croce p.: croce i cui bracci si allargano verso le estremità. • Bot. - Di organo collocato lateralmente a un altro, e che forma con esso un angolo retto (foglia p., ramo p.).