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Passivo.

(dal tardo latino passivus der. di passus, part. pass. di pati: patire, subire). Che subisce l'azione, in contrapposizione ad attivo. ║ Nel linguaggio comune, di individuo che dimostra mancanza di volontà, di spirito di iniziativa. ║ Resistenza p.: quella di chi si limita a non collaborare; anche sinonimo di opposizione non violenta a un'imposizione ritenuta ingiusta. ║ Fumo p.: quello che, pur non fumando, si aspira in presenza di fumatori. • Econ. - Nel linguaggio amministrativo e contabile, il termine p. è utilizzato in varie espressioni (bilancio p., partite p., elementi p., ecc.) per indicare la mancanza di utili, in quanto le uscite superano le entrate. Usato come sostantivo, indica quella parte del bilancio dove si registrano debiti e oneri, ovvero gli elementi p. di un'azienda. • Banca - Conto corrente p.: quello che presenta un saldo creditore per la banca. ║ Operazioni p.: operazioni con cui le banche si procurano capitali a credito. • Gramm. - Detto di forme verbali in cui il soggetto subisce l'azione: io sono amato. Il termine p. è usato anche come sostantivo: il p. del verbo amare. • Psicol. - Soggetto riluttante a intraprendere una qualsiasi azione o che è incline a diventare dipendente da qualcun altro e a cercare relazioni in cui possa assumere un ruolo p.-ricettivo o p.-dipendente. • Dir. - Di ciò che riguarda il soggetto p. di un rapporto giuridico obbligatorio: delegazione p.Soggetto p.: il titolare del dovere in un rapporto giuridico obbligatorio. • Elettrotecn. - Di elemento di un circuito in cui non siano presenti sorgenti di forza elettromotrice (rete p.) e, più in particolare, di elemento che non può immettere energia nel circuito (resistore). • Telecom. - Terminale p.: elemento terminale di un collegamento che non ha bisogno di essere alimentato da una fonte di energia, perché riceve energia dall'altro terminale. • Chim. - Stato p.: stato di un metallo che ha subito il processo di passivazione.