Isola (195 kmq; 9.591 ab.) della Grecia, nel Mare Egeo, appartenente
all'arcipelago delle Cicladi. Capoluogo: Paro. • Geogr. - Di forma ovale,
è separata da un canale dall'isola di Nasso. L'interno è montuoso
e culmina nei monti Sant'Elia (771 m), e Koromvòli (747 m). • Econ.
- L'isola, in cui si coltivano olive, uva, frutta, ortaggi, tabacco, è
famosa dall'antichità per le cave di marmo bianchissimo, il
pario;
tra i secc. VI e V a.C. fu infatti il centro di una scuola di scultura famosa in
tutto il mondo greco. Il turismo è fiorente. • St. - La cultura
delle Cicladi è la prima forma di cultura dell'isola, presente fino al
XVII sec. a.C. In seguito, l'apparire degli Ioni nei secc. XIV-XII a.C. diede
una svolta alla storia dell'isola e instaurò una civiltà
commerciale di cui sono state ritrovate testimonianze archeologiche. Tra le
vicende più importanti vi sono la fondazione delle due colonie di Taso e
di Paro sull'Ellesponto (VII sec. a.C.), la partecipazione alla lega
delio-attica (478 a.C.) promossa da Atene, il passaggio alla dominazione
spartana (404 a.C.), macedone (332 a.C.) e di Rodi (fine III sec. a.C.). In
seguito
P. fu probabilmente unita alla provincia romana d'Asia. Sotto
l'Impero bizantino, Marco Sanudo la unì nel 1207 al ducato di Nasso. Dopo
essere stata conquistata dal pirata Barbarossa nel 1537, divenne base di azioni
di pirateria. Nel 1821 partecipò alla guerra d'indipendenza ellenica e
nel 1830 entrò a fare parte del Regno di Grecia. Dopo la seconda guerra
mondiale fu occupata dagli Italiani, dai Tedeschi e, infine, liberata dagli
Inglesi nel 1944. • Archeol. - I resti dell'acropoli, dove oggi sorge il
moderno centro, evidenziano un tempio ionico di Atena, l'Asclepieo (due fontane,
una sala allungata con altare centrale), il Pynthion e la Grotta delle Ninfe. A
Est della città sono state rinvenute rovine di un santuario di Afrodite e
a Nord un
témenos arcaico dedicato alle divinità delie, un
tempio dorico e ambienti destinati ai sacerdoti. Altre strutture di epoca
imperiale, come il teatro, lo stadio, il ginnasio, il pritaneo e l'agorà,
ristrutturata da Adriano, sono conosciute solo tramite fonti letterarie. Sopra
un edificio romano con mosaici del 300 d.C. raffiguranti le fatiche di Ercole,
è stata costruita la basilica bizantina della
Panaghia
Ekatompiliani presso una necropoli con monumenti funerari del II sec. a.C. A
Est di
P. è stato individuato l'
heroon del poeta Archiloco,
che doveva far parte probabilmente di un ginnasio.