(dal francese
parnassien). Scrittore appartenente alla scuola poetica
p. • Lett. -
Scuola p.: scuola poetica francese sorta nella
seconda metà del XIX sec. Affermatasi in Francia, influenzò
l'intera letteratura europea, riflettendo le condizioni storico-politiche del
Secondo Impero, in cui il Positivismo dominava l'ambiente culturale e dove il
fallimento delle istanze libertarie del 1848 avevano indotto i giovani
intellettuali al rifiuto verso una partecipazione attiva alla vita politica per
trovare un'ideale autonomia nel mondo dell'arte. Il nome della scuola, che
inizialmente si riuniva intorno alla "Revue fantaisiste", nata nel 1861, deriva
dal "Parnasse contemporain, recueil de vers nouveaux", che uscì in tre
serie successive negli anni 1866, 1871 e 1876. Essa sancì l'abbandono del
Romanticismo, di cui esponenti massimi erano Lamartine e de Musset, rifiutando
qualsiasi disposizione sentimentale, per aspirare a una poesia "obiettiva" e
impassibile, votata al culto della bellezza. Le prime tracce della scuola
p. si ritrovano nell'attività di Th. Gautier, uno dei maestri
riconosciuti del movimento (prefazione a
Mademoiselle de Maupin, 1835 e
poesie di
Emaux et camées, 1852) e nelle liriche di Th. de
Banville, che della scuola sintetizzò gli ideali con la formula "l'arte
per l'arte", elaborati in seguito più estesamente nel
Petit
traité de poésie française (1872). Maestro e caposcuola
indiscusso della scuola
p. fu Ch. Leconte de Lisle, che pubblicò
due raccolte di poemi, i
Poèmes antiques (1852) e i
Poèmes barbares (1862), nelle quali la ricerca di forme luminose e
pure della bellezza rappresenta l'unico antidoto a un vuoto esistenziale senza
speranze. Il "Parnasse" si chiuse nel 1893 con il libro di sonetti,
Les
trophées, di J.-M. de Hérédia. Nel "Parnasse" del 1866
confluirono, sia pure in modo transitorio, anche Verlaine e Mallarmé, che
furono in seguito riconosciuti come maestri del Simbolismo, in netta opposizione
alla corrente
p. Tra gli altri artisti che contribuirono alle edizioni
della rivista si distinsero S. Prudhomme e F. Coppée, anche se non
condivisero lo stesso spirito, e G. Flaubert con
Salammbô e
Tentation de Saint Antoine. Con gli anni il movimento
p. si
aprì a personalità diverse, perdendo il carattere originario della
scuola.