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Parilene.

(o parylene). Nome abbreviato per poli-paraxilene. Resina sintetica producibile tramite un particolare processo messo a punto dalla società americana Union Carbide Corp. La sua struttura è caratterizzata da anelli di benzene legati fra loro da ponti metilenici — CH2 — , con catene lineari con basso grado di reticolazione. Si può quindi rappresentare nel seguente modo:
Trapani
(avendo trascurato le reticolazioni). Il p. si prepara partendo dal dimero del paraxilene che per pirolisi viene rotto in radicali allo stato gassoso, in un ambiente chiuso, a temperatura prossima a quella ambiente. Questi radicali sono molto stabili ma, se condensati su una superficie fredda, si fissano su di essa originandovi il polimero. Con questo metodo si ottiene un film di spessore uniforme, assolutamente privo di pori, anche per spessori bassissimi, dell'ordine di 1.000 Å (cioè 0,0001 millimetri). Se la sagoma della superficie fredda è complessa, essa viene ugualmente rivestita, in quanto la deposizione avviene da fase vapore. Il p. presenta ottime caratteristiche elettriche, in quanto è un idrocarburo polimerico, caratterizzato dalle proprietà elettriche degli idrocarburi. Esso ha un elevato punto di fusione (per la presenza di reticolazioni) e a temperatura ambiente si presenta cristallino, resistente a quasi tutti i solventi, agli acidi e alle basi. Viene utilizzato come rivestimento di componenti elettronici (circuiti integrati, nuclei di ferriti per memorie, ecc.) e per la fabbricazione di condensatori elettrici. Il p. non presenta buona resistenza agli agenti atmosferici (ossigeno e luce solare).