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Parco.

Vasta estensione di terreno, spesso boschivo, limitata da confini o recintata, con riserva o divieto di caccia. ║ Giardino, pubblico o privato, percorso da viali e contenente piante ornamentali, destinato a luogo di passeggio e ricreazione. ║ P.-gioco: spazio attrezzato (scivoli, giostre, ecc.) dove i bambini possono giocare liberamente. ║ P. di divertimento: V. LUNA-PARK. ║ P. della rimembranza: zona alberata allestita per onorare i caduti della prima guerra mondiale; una targa, affissa ad ogni albero, ricorda il nome di un caduto. ║ Terreno di raccolta e custodia di materiale vario, specialmente automezzi, artiglierie e simili. ║ Per estens. - Il materiale stesso che vi è raccolto. ║ P. veicoli: insieme degli autoveicoli di una società o ente. ║ Parcheggio per autovetture. • Mil. - P. militare: deposito cintato per munizioni, carriaggi, materiali del genio, ecc. che costituiscono la dotazione di un esercito, con la funzione di rifornimento delle truppe operanti. ║ P. mobile: insieme degli autoveicoli di una grande unità militare che hanno la funzione di mantenere il collegamento con i depositi per assicurare i rifornimenti necessari. • Arch. - Spesso impiegato in urbanistica come sinonimo di giardino, il p. si distingue da questo per la sua maggiore ampiezza. Quale termine indicante una estensione relativamente grande di terreno riservato alle attività ricreative o sportive, entrò in uso verso la fine del XVI sec. In età romana, a partire dal I sec. a.C., con la costruzione di ville signorili in città e nei dintorni, si predisposero attorno ad esse ampi spazi verdi cintati comprendenti anche edifici, mentre la forma tradizionale di giardino coltivato rimase attributo delle ville rustiche dei suburbi e delle campagne. Tra i p. più famosi dell'epoca romana sono da ricordare quelli delle ville di Lucullo e di Sallustio, forniti di portici, esedre, ninfei, bagni e tempietti collegati tra loro da viali ornati di pergolati e circondati da una ricca vegetazione. Nell'età medioevale, per necessità difensive, i giardini annessi alle case di abitazione si ridussero a dimensioni piuttosto piccole, mentre i p. annessi ai castelli, peraltro non molto numerosi, risultarono privi di qualsiasi concezione architettonica e costituiti essenzialmente da terreno, adibito a riserva della selvaggina, circondato da mura. Unici esempi di disposizione regolare degli spazi sono quelli dei giardini e dei chiostri annessi ai conventi. A partire dall'età rinascimentale i p. delle ville signorili diventarono oggetto di studi urbanistici e architettonici: generalmente destinati alla caccia, e dunque comprendenti vaste aree boschive, presentavano una vegetazione piuttosto varia e comprendevano spesso numerosi stagni e ruscelli. Tra i p. di questo tipo sono da ricordare quelli di Windsor e di Compiègne. Nel Seicento romano predominò un tipo di giardino basato sugli esempi cinquecenteschi di Bramante (giardini del Belvedere) e di Raffaello (palazzo Madama): il p. era costruito a terrazze, seguendo l'andamento del terreno collinoso e si tendeva a creare un'unità stilistica e spaziale tra la villa e il giardino. Di tipo rinascimentale furono i p. francesi di Chantilly, Chambord e Rambouillet, quello londinese di St. James e quello spagnolo del Retiro, a Madrid. Tra i numerosissimi esempi di p. secentesco sono da ricordare quelli di Richelieu e di Versailles in Francia, di Aranjuez e della Granja in Spagna, di Greenwich in Inghilterra, di villa Borghese e villa Pamphili a Roma. Nel Settecento ebbe massima diffusione il giardino alla francese (reggia di Caserta, giardini di Schönbrunn a Vienna). Nel corso del XIX sec. nacque il concetto di p. pubblico, il primo dei quali fu realizzato a Londra (St. James Park); seguirono quelli di Parigi (Bois de Boulogne), New York (Central Park), Roma (Pincio), ecc. In Italia sopravvisse nei primi decenni del XX sec. lo schema neoclassico (giardini della Floridiana a Napoli, realizzati da A. Niccolini; p. della villa reale di Monza, opera di G. Piermarini). A partire dal Novecento, con la progressiva riduzione degli spazi urbani adibiti al verde, gli studi architettonico-urbanistici alla base dei piani regolatori delle maggiori città si orientarono verso la ricerca, nel tessuto edilizio, di aree da destinare a verde pubblico. La legislazione urbanistica italiana prevede un minimo di 9 m2 di verde attrezzato per abitante, ma in realtà nelle maggiori città questo traguardo non viene raggiunto. • Geogr. - P. nazionale: territorio che, per la bellezza del paesaggio, le caratteristiche geomorfologiche, la singolarità di flora e fauna, è protetto attraverso una speciale legislazione dallo Stato o da altri enti pubblici, che intendono conservarlo allo stato naturale. Finalità primaria dei p. nazionali è la conservazione degli ecosistemi nelle condizioni originarie; seguono quella della ricreazione, intesa come ristoro delle energie psico-fisiche, e della ricerca scientifica. Nel mondo le aree destinate ufficialmente a p. nazionali o riserve protette assommano a circa un quarto delle terre emerse. Nel 1950 l'UICN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) ha redatto il censimento dei p. nazionali e delle riserve che rispondessero a caratteri determinati, come il controllo pubblico mediante atti legislativi, le finalità di conservazione, ricerca e ricreazione, i divieti di caccia, cattura e raccolta. Tuttavia la classificazione e struttura di p. e riserve risponde a criteri estremamente variabili a seconda degli Stati. Il primo p. nazionale è stato quello di Yellowstone negli Stati Uniti (1872). In Italia nel 1922 venne istituito il P. nazionale del Gran Paradiso (720 kmq); motivo originario della sua realizzazione è stato la protezione dello stambecco, divenuto simbolo del p. Del 1923 è il P. nazionale d'Abruzzo (400 kmq), che occupa l'alta valle del Sangro; del 1934 quello del Circeo (84 kmq), istituito nella provincia di Latina per preservare l'antica foresta di Terracina, il promontorio del Circeo, la duna litoranea, caratterizzata da vegetazione mediterranea. Il più esteso è il P. nazionale dello Stelvio (1.346 kmq), creato nel 1935; occupa parte delle province di Sondrio, Bolzano, Trento. Ai quattro più antichi p. se ne sono aggiunti altri, fino ad arrivare a un totale di 18 p. nazionali (P. nazionale della Calabria, dell'Arcipelago Toscano, dei Monti Sibillini, del Cilento e Vallo di Diano, del Gargano, del Golfo di Orosei), e 89 p. regionali. Una disciplina unitaria riguardante l'istituzione e la gestione delle aree naturali protette si è avuta solo con la L. 6-12-1991, n. 394, in base alla quale ad ogni p. è preposto un ente p. con personalità di diritto pubblico. Tale legge sancisce la peculiarità del p. nazionale per i suoi valori naturalistici, scientifici, culturali, ecc. ║ P. scientifico e tecnologico: area di sviluppo di attività tecnico-scientifiche rispondente all'esigenza di poter disporre di tutti i servizi e le infrastrutture richieste dalle nuove tecnologie (centri di calcolo sofisticati, collegamenti via cavo, ecc.). Gli organismi coinvolti sono le università, i centri di ricerca, le imprese, gli istituti finanziari. I primi p. scientifici sono sorti negli Stati Uniti a partire dagli anni Cinquanta (primo esempio è quello della Silicon Valley); seguirono quello dell'università di Cambridge, in Gran Bretagna, e quello a Sophia Antipolis in Francia. In Italia esempi di strutture di questo genere sono Tecnocity, nella zona compresa fra Torino, Ivrea e Novara; Tecnopolis a Bari e il progetto Bicocca a Milano.
Parco dell'Uccellina, in Toscana

Il parco di Edimburgo

Parco Nazionale del Gran Sasso: il Corno Piccolo sui prati di Tivo


I MAGGIORI PARCHI NAZIONALI IN ITALIA

Nome
Estensione
(in ettari)
Anno di istituzione
Regione
Paesaggio
Fauna
Stelvio
134.600
1935
Lombardia – Trentino Alto Adige
Alta montagna, boschi di conifere
Camoscio, capriolo, cervo, stambecco, aquila reale, gallo cedrone, fagiano di monte, picchio nero, pernice bianca
Gran Paradiso
72.000
1922
Piemonte – Valle d'Aosta
Montagna, ghiacciai, boschi
Stambecco, camoscio, aquila reale, ermellino
Abruzzo
40.000
1923
Abruzzo
Montagna, boschi di faggi
Camoscio d'Abruzzo, cervo, lupo appenninico, orso marsicano, aquila reale
Calabria
15.900
1968
Calabria
Altipiani, foreste di faggio e di pino laricio
Capriolo, daino, picchio nero, aquile del Bonelli, lupo appenninico
Circeo
8.400
1934
Lazio
Paludi costiere, bosco e macchia mediterranea
Cinghiale, istrice, lontra, varie specie di uccelli