In geometria, detto di rette complanari, o di piani, non aventi alcun punto
comune o di due curve, superfici, ecc., che conservano distanza costante in ogni
loro punto. ║ Per estens. - Di tutto ciò che si estende o procede
nella stessa direzione di un altro ente, mantenendo rispetto a questo sempre la
stessa distanza. ║ In una qualunque superficie generata dalla rotazione di
una curva intorno a un asse fisso e ad essa rigidamente collegato, si chiama
p. il cerchio descritto da un punto della curva generatrice, cioè
il cerchio sezione della superficie con un piano perpendicolare all'asse.
• Petr. - Di tessitura di una roccia caratterizzata da un andamento
più o meno
p. di alcuni componenti minerali o di alcuni
aggruppamenti regolari di componenti. • Geogr. -
P. geografici o
p.: sulla superficie della Terra, le linee ideali secondo le quali essa
è tagliata da piani perpendicolari all'asse terrestre e quindi
p.
fra loro; convenzionalmente si considerano 90
p. a Nord dell'Equatore e
90 a Sud, corrispondenti di grado in grado alla latitudine da 1° a 90°
a Nord e Sud rispettivamente. I
p. corrispondenti a 90° si riducono
a due punti, che sono i poli geografici. • Astron. -
P. celesti:
sulla sfera celeste, i circoli minori descritti apparentemente da un astro per
effetto della rotazione diurna della sfera celeste, causata dalla rotazione
reale della Terra intorno al proprio asse. I
p. celesti sono
perpendicolari all'asse del mondo e hanno i centri su di esso. •
Elettrotecn. -
Collegamento in p. o
in derivazione: il
collegamento di più bipoli (resistori, condensatori, ecc.), ottenuto
unendo le estremità corrispondenti dei vari elementi, che, pertanto,
risultano sottoposti alla medesima tensione elettrica. Applicando una tensione
continua
V a un gruppo di
n generici elementi, l'intensità
i della corrente è la somma delle correnti
i1, ...,
in che percorrono ciascun elemento: l'intero gruppo si comporta
come un unico elemento, la cui conduttanza sia la somma delle singole
conduttanze. Sostituendo all'intensità
i la capacità
C, si ottiene la relazione tra le capacità di
n
condensatori collegati in
p. Analogamente, l'ammettenza complessiva di
n elementi in
p. è la somma delle ammettenze; poiché
l'impedenza è il reciproco dell'ammettenza, l'impedenza complessiva
è data dalla relazione
1/Z = 1/Z1 + ... +
1/Zn, dove
Z1, ..., Zn sono le
singole ammettenze. Sostituendo all'ammettenza
Z la resistenza
R
o, rispettivamente, l'induttanza
L, si ottiene la relazione che
caratterizza le resistenze in un collegamento in
p. di
n resistori
o, rispettivamente, le induttanze di
n induttori in
p. •
Mat. - Secondo la definizione data da Euclide, due rette di un piano si dicono
p. se i loro segmenti, prolungati indefinitamente, non si incontrano mai,
ovvero se non hanno punti in comune; equivalentemente, data una retta
r,
si definisce
p. il luogo dei punti del piano su cui giace la retta,
aventi la stessa distanza da
r e appartenenti alla stesso semipiano.
Questa definizione può essere estesa a piani e rette nello spazio; si
noti che esistono, nello spazio, rette non
p. e non incidenti, dette
sghembe. La nozione di enti
p. può essere generalizzata: in
un iperspazio affine, due sottospazi di dimensioni
n e
m si dicono
p. se non hanno punti in comune e se la loro somma è un
sottospazio di dimensione pari, al più, a
n + m. Due curve si
dicono
p. se ognuna di esse può essere ottenuta dall'altra
mediante traslazione, in ogni punto, di un medesimo vettore, lungo la direzione
normale alla curva in quel punto.