Stato (406.752 kmq; 5.573.000 ab.) dell'America meridionale. Confina a Nord e a
Nord-Est con la Bolivia, a Est con il Brasile, a Sud-Est, a Sud e a Ovest con
l'Argentina. Capitale: Asunción. Città principali: Ciudad del
Este, Concepción, Encarnación, Villarrica. Ordinamento: Repubblica
presidenziale. Il presidente della Repubblica, eletto a suffragio universale e
diretto ogni cinque anni, esercita il potere esecutivo; il potere legislativo
è affidato alla Camera dei deputati e al Senato. Il
P. è
diviso in 18 dipartimenti. Moneta:
guaraní. Lingua ufficiale:
spagnolo; la più diffusa è, però, il guaraní.
Religione: cattolica. Popolazione: è caratterizzata dalla netta
prevalenza di meticci (incrocio tra gli indigeni guaraní e i coloni
spagnoli); esistono minoranze di amerindi puri e di Europei (Tedeschi, Spagnoli
e
Russi).
GEOGRAFIAMorfologia:
privo di accesso al mare, il
P. è situato quasi completamente
nella parte settentrionale del grande bassopiano che si estende nel cuore
dell'America meridionale e che si prolunga nelle pampas argentine. Solo le
sezioni periferiche del Paese, a Est e a Ovest, sono marginalmente interessate
da modesti rilievi. Verso Est qualche asperità è costituita dalle
propaggini estreme dei massicci archeozoici brasiliani, le cui strutture
cristalline risultano degradate dall'erosione e ricoperte da imponenti depositi
sedimentari. Queste formazioni raggiungono al massimo i 1.000 m s/m. nelle
sierre di Amambay e di Mbaracayú, al confine con il Brasile. Le regioni
più occidentali, nel Chaco Boreale, giungono alla fascia preandina,
costituita da ampi tavolati che toccano anch'essi i 1.000 m. Il resto del
P. è occupato da una vasta pianura alluvionale, bagnata da grandi
fiumi e formata da ampie zone paludose. ║
Idrografia: i grandi
corsi d'acqua costituiscono, sia per la lunghezza sia per l'abbondanza idrica
dei bacini, l'elemento caratterizzante del Paese, in quanto punto d'attrazione dell'insediamento umano, che di essi si giova per
l'irrigazione e per la navigazione. Sotto il profilo idrografico il
P. si
divide in due sezioni abbastanza diverse: a Est i fiumi sono molto numerosi e
ricchi d'acqua, e ripartiscono il loro tributo tra i due corsi principali (il
fiume Paraguay e il Paraná); molto più arida è la sezione
occidentale del Paese, dove i fiumi sono più radi e scendono dai tavolati
per confluire nel fiume Paraguay, quando non si perdono nei suoli sterili
dell'alta pianura; i corsi d'acqua principali sono il Pilcomayo, che scorre
lungo il confine con l'Argentina, e il Río Verde. ║
Clima:
il clima è di tipo subtropicale, con temperature elevate che vanno
diminuendo verso Sud. Data la posizione, sono ben avvertibili i caratteri
continentali, con escursioni termiche, diurne e stagionali, talvolta molto
accentuate; questi fattori risultano tuttavia attenuati dall'apertura ai venti
oceanici umidi provenienti da Sud-Est che, soprattutto tra ottobre e aprile,
portano abbondanti precipitazioni nella zona orientale. Nel Chaco, battuto dai
venti secchi continentali denominati
pamperos, le piogge sono quasi
assenti e prevalgono i caratteri semidesertici. ║
Vegetazione: in
corrispondenza delle due principali aree climatiche, si sviluppano differenti
tipi di vegetazione. Ad Est, sulle colline, è diffusa una fitta foresta
tropicale, che nei bassopiani è sostituita da savane arborate, che
costituiscono enormi distese destinate a pascolo e solo parzialmente sfruttate.
Ad Ovest domina la savana, interrotta dalla foresta a galleria lungo i fiumi
meridionali, che giunge alla steppa arida del Chaco. Meno del 3% della
superficie è adibita a coltura, mentre il resto del territorio conserva i
caratteri vegetativi originari.
Cartina del Paraguay
ECONOMIA
Il
P. è ancora un Paese molto povero. L'economia si basa
essenzialmente sull'agricoltura (con progressivi aumenti delle esportazioni dei
suoi prodotti), mentre la struttura produttiva industriale è arretrata, e
l'apparato terziario è primitivo e disorganico. Questi elementi, uniti
all'accentuato conservatorismo della ristretta borghesia fondiaria dominante,
hanno determinato il prevalere di tendenze quasi autarchiche, mantenendo il
Paese in una sorta di sottosviluppo pianificato. Negli ultimi decenni questa
struttura si è venuta lentamente modificando, soprattutto con la
crescente apertura al capitale straniero (argentino e brasiliano); nel settore
industriale si sono costruiti grandi complessi per la lavorazione della soia,
del legno, della canna da zucchero e del cotone. I principali prodotti
alimentari sono il mais e la manioca, seguiti da legumi, agrumi, banane, ananas,
arachidi, ricino, olio da palma, riso, frumento, tabacco, caffè. Lo
sfruttamento forestale fornisce legname pregiato (noce, mogano e cedro), il
tannino (estratto dalla corteccia del
quebracho) e il
mate,
bevanda nazionale di vari Paesi sud-americani. L'allevamento del bestiame
riguarda soprattutto i bovini, mentre la carne è uno dei principali
prodotti per l'esportazione. La produzione mineraria è insignificante:
sono stati segnalati giacimenti di manganese, rame e petrolio. Scarse le vie di
comunicazione sia stradale sia ferroviaria, mentre una funzione di rilievo sta
assumendo la navigazione fluviale (attraverso il Paraná si può
raggiungere l'Atlantico). La vera ricchezza del
P. è rappresentata
dal potenziale idroelettrico: è stata terminata la più grande
centrale idroelettrica del Sudamerica (a capitale brasiliano), quella di
Itaipú, che dovrebbe dare nel tempo un decisivo sviluppo
all'economia.
STORIAAbitato
da tribù appartenenti al ceppo Tupi-Guaraní, il territorio del
P. fu esplorato da Alejo García tra il 1521 e il 1526 e
successivamente assoggettato da altri
conquistadores spagnoli attirati
dalle notizie sulle ricchezze della zona. La vera colonizzazione fu iniziata nel
1537 da D. Martínez de Irala, che eresse il forte di Nuestra
Señora de Asunción, destinato a essere il primo centro
dell'insediamento spagnolo. Alcuni anni dopo Asunción divenne la capitale
della nuova provincia spagnola del
P. I guaraní ebbero
inizialmente rapporti buoni con i conquistatori, tanto che il processo di
fusione fra le due razze fu abbastanza rapido. I gesuiti, stabilitisi in
P. nel 1566, contribuirono alla colonizzazione del Paese e si impegnarono
nell'evangelizzazione e nella lotta contro la schiavitù, e il loro zelo
missionario si tradusse in una positiva opera di civilizzazione, con la
creazione delle famose
reducciones, comunità missionarie
organizzate in forma autonoma, al riparo dalle razzie dei proprietari terrieri e
precluse ai bianchi che non fossero i Gesuiti stessi. Riconosciute dalla Corona
spagnola, queste città si diffusero rapidamente, tanto che nel 1645 erano
35 con oltre 100.000 indios che fabbricavano utensili, strumenti musicali,
lavoravano la terra in comunità, stampavano libri. Pur godendo di una
relativa autonomia amministrativa, le
reducciones dipendevano
strettamente dal governatore spagnolo. Con l'espulsione dei Gesuiti (1767), che
erano entrati in conflitto con le autorità spagnole, la provincia del
P. venne incorporata nel vicereame di Río de la Plata, con
capitale a Buenos Aires. Sull'onda delle rivoluzioni nazionali contro il dominio
spagnolo (fine del Settecento), dopo aver resistito ai tentativi di assorbimento
da parte della vicina Argentina, che si era nel frattempo proclamata Repubblica
indipendente, il
P., non volendo sottostare al nuovo potere argentino,
proclamò la propria indipendenza il 17 maggio 1811. Nel 1813 si diede un
ordinamento repubblicano e, sotto la guida trentennale di G. Rodríguez
Francia, si trasformò in un'isola tranquilla ma chiusa ad ogni contatto
esterno, mentre l'America latina attraversava il difficile periodo di
assestamento postrivoluzionario. La cosiddetta guerra del
P. (1864-70),
combattuta e persa contro l'egemonismo di Brasile, Uruguay e Argentina,
costò al Paese perdite territoriali non indifferenti e una spaventosa
decimazione della popolazione. Nella prima metà del XX sec. il
P.
vinse la Bolivia, dopo una lunga guerra (1929-35) per il possesso della regione
del Chaco. Da allora acquistò un peso crescente l'esercito, che
segnò il suo decisivo ingresso nella scena politica nazionale, anche per
i continui contrasti e i gravi conflitti scoppiati fra il partito dei
colorados, laico e liberale, e quello degli
azules, conservatore.
Nel 1936 i militari, guidati dal generale R. Franco, rovesciarono il Governo
liberale e cercarono di attuare grandi riforme (nazionalizzazione delle
industrie, distribuzione delle terre, riconoscimento delle organizzazioni
sindacali e politiche). Nel 1939 fu emanata una nuova Costituzione da J.F.
Estigarribia, eroe della guerra del Chaco, fautore di una maggiore giustizia
sociale. Ma la sua eredità non venne raccolta dal successore, generale H.
Morínigo, che nel 1948 abolì le riforme appoggiandosi ai
conservatori. Nel 1954 un colpo di Stato militare portò al potere il
generale A. Stroessner che, dopo aver represso duramente ogni opposizione
politica, instaurò un regime dittatoriale e poliziesco. Grazie a una
serie di espedienti costituzionali e alla copertura offertagli dal partito dei
colorados, ridotto a strumento dell'attività presidenziale in
cambio del riconoscimento di notevoli privilegi a favore dei suoi attivisti,
Stroessner riuscì a farsi eleggere, unico candidato, presidente della
Repubblica per sette volte. La dittatura durò fino alla fine del 1989
quando un ennesimo colpo di Stato costrinse all'esilio Stroessner, mentre alla
presidenza gli succedette il numero due del vecchio regime, il generale A.
Rodríguez. Nel 1993, dopo quarant'anni di potere militare, le elezioni
portarono al potere un civile, J.C. Wasmosy, confermando il dominio del partito
dei
colorados; ma la sua posizione rimase sempre debole per
l'insoddisfacente andamento dell'economia e per le sempre più insistenti
rivendicazioni sociali. Le elezioni presidenziali del maggio 1998 decretarono la nomina a presidente di Raul Cubas, del partito dei
colorados, subentrato durante la campagna elettorale al generale Lino Oviedo, imprigionato per sedizione. Nel 1999 Cubas fu costretto a dimettersi, perché accusato di aver fatto scarcerare Oviedo contro il parere della Corte Suprema e di essere stato il mandante, insieme a Oviedo, dell'omicidio del suo vice-presidente, Luis Argaña (avvenuto nel marzo 1999). La situazione politica si surriscaldò ulteriormente, provocando in
P. una delle più gravi crisi degli ultimi anni. Cubas e Oviedo fuggirono in Argentina e venne designato presidente
ad interim Luis Gonzáles Macchi. Nel 2000 alcuni reparti militari legati a Oviedo attaccarono il Parlamento di Asunción con carri armati; la rivolta si concluse in poche ore con l'arresto di 35 ufficiali. Nel dicembre 2000 venne richiesta l'estradizione del deposto dittatore Stroessner dal Brasile in relazione alla scomparsa e al presunto assassinio di un dottore in
P. nel 1977. Nel maggio 2001 uno scandalo finanziario obbligò il presidente della Banca centrale paraguayana, Washington Ashwell, a dimettersi in seguito alle accuse di un trasferimento di 16 milioni di dollari in un conto bancario statunitense.