Matematico greco. È considerato, insieme ad Ipparco e a Tolomeo, il
fondatore della trigonometria. Scarse sono le notizie relative alla sua vita; a
noi è pervenuta una sola opera, la
Collezione matematica, scritta
intorno al 340, comprendente 8 libri di cui sono andati perduti il primo e parte
del secondo. In essa
P. trattò problemi relativi alla quadratura
del cerchio, al fuoco della parabola, alla direttrice di una conica, alla
trisezione di una angolo e alla duplicazione del cubo, ed espose il
teorema
di Guldin (dal nome dello studioso gesuita che lo riscoprì nel XVII
sec.), secondo il quale: il volume generato dalla rivoluzione di una curva piana
situata nella stessa banda del suo asse di rotazione è uguale al prodotto
della superficie piana generatrice per la circonferenza descritta dal suo
baricentro (Alessandria III sec).