Dottrina teologica elaborata da san Paolo in rapporto, in particolare, con i
problemi della grazia e della giustificazione. Secondo l'opinione di vari
autori, Paolo avrebbe alterato l'insegnamento di Cristo, mescolandolo con
elementi tratti dall'ellenismo o dal giudaismo. Altri studiosi hanno, invece,
negato un marcato influsso del pensiero greco e delle religioni misteriche.
Parrebbe più ragionevole concludere che la comprensione del pensiero
teologico paolino non possa prescindere dal contesto storico e culturale in cui
egli visse. Il suo insegnamento dovrebbe, quindi, procedere principalmente dalla
rivelazione diretta e, in secondo luogo, dal Vecchio Testamento. Alcuni aspetti
della dottrina di Paolo possono inoltre essere spiegati sia dal contatto avuto
con gli altri apostoli, sia dalla sua personale esperienza mistica. La
discussione intorno al
P. nasce dalla constatazione della preponderanza
di Paolo come creatore di una sua teologia cristiana o, addirittura, del
Cristianesimo, al punto da far avvertire la necessità di un ritorno alla
parola di Cristo come questa viene tramandata dai Vangeli: "Liberiamoci da
Paolo" e "Torniamo a Cristo" fu il principio che guidò alcuni studiosi
del Cristianesimo. Il
P. cominciò ad essere uno dei temi preferiti
dalla scuola di Tubinga, dopo che F.C. Baur, fondatore di questa scuola,
descrisse, in antitesi alla tesi giudaizzante (
petrinismo), le
derivazioni ellenistiche dell'insegnamento di Paolo. Gli studi compiuti da
questa scuola riconobbero l'autenticità di sole quattro lettere di Paolo
(
Galati, Romani, I e
II Corinti) e questa conclusione
costituì, almeno in origine, la base della tesi ellenizzante. Per la
scuola olandese, che negava invece l'autenticità di tutte le epistole, il
P. sarebbe stata la dottrina - risalente al II sec. - di un gruppo
cristiano progressista, che pose le proprie concezioni sotto lo schermo
protettivo del nome di Paolo. Questa tesi estrema provocò vive reazioni
in tutti gli ambienti teologici. La questione del
P. continuò a
stimolare differenti reazioni: da una parte si sviluppò un notevole
scetticismo per ciò che riguarda la pretesa di individuare
nell'insegnamento di Paolo una sola idea-madre, dall'altra riprese consistenza
la tradizione dell'autenticità degli scritti paolini. In ogni caso, il
maggiore interesse per la vita e le dottrine di Paolo portò all'abbandono
dell'idea semplicistica di spiegare il
P. derivandolo dall'ellenismo. Per
questo motivo, poi, si approfondirono anche gli studi sui rapporti di Paolo con
la letteratura giudaica e con il Vecchio Testamento da una parte, e con
l'insegnamento di Gesù e quello di altri apostoli dall'altra. La
quintessenza del pensiero di Paolo sarebbe l'opera redentrice di Cristo.