Patriota e letterato italiano. Laureatosi in Giurisprudenza a Parma,
aderì alla Carboneria e, per aver partecipato ai moti del 1821, venne
condannato a morte in contumacia; riuscì, tuttavia, a fuggire e a
raggiungere l'Inghilterra, dove, dal 1828 al 1837, gli venne assegnata la
cattedra di Letteratura italiana all'University College di Londra. Assistente
bibliotecario al British Museum dal 1831, nel 1856 ne divenne direttore. A lui
si devono l'ideazione della grande sala di lettura circolare del British Museum
e la compilazione del primo codice di catalogazione per autore adottato da
un'istituzione statale. Rimasto sempre in contatto con Cavour, Mazzini,
D'Azeglio, Garibaldi e gli altri esponenti di rilievo del Risorgimento italiano,
cercò di indurre il Governo e l'opinione pubblica inglesi a sostenere la
causa dell'indipendenza e dell'unità d'Italia. Senatore del Regno
d'Italia dal 1868, l'anno successivo si vide conferire dalla regina Vittoria il
titolo di
sir. Nel campo letterario curò edizioni delle opere di
Ariosto, Boiardo, Dante e collaborò a parecchie riviste; lasciò
notizie autobiografiche nei
Cenni sulla mia vita uffiziale (Brescello,
Reggio Emilia 1797 - Londra 1879).